Home

E' morto Pasquale Angrisano

L'Associazione 3 Febbraio di Napoli piange la perdita del nostro fratello Pasquale Angrisano, avvenuta questa mattina a causa di una improvvisa e incurabile malattia.

Pasquale aveva 60 anni, è stato un protagonista della manifestazione del 3 febbraio 1996 e con lui abbiamo condiviso la fondazione e la costruzione dell'Associazione a Napoli insieme a centinaia di fratelli e sorelle immigrati.

Negli ultimi due anni aveva scelto di indirizzare il proprio impegno antirazzista e interetnico in un altro ambito esprimendo delle divergenze che mai hanno messo in discussione la nostra fratellanza. Ce l'aveva spiegato lui stesso, venerdì scorso, il 3 febbraio appunto, durante il meeting con cui abbiamo ricordato i dieci anni dell'associazione e al quale era intervenuto raccontandoci il grande senso di comunanza che ci unisce.




Notiziario A3F - Febbraio 2006

E' uscito il foglio di informazione dell'associazione per il mese di febbraio 2006.





dieci anni di A3f - Napoli

3 FEBBRAIO 1996     -     3 FEBBRAIO 2006

DIECI ANNI DI LOTTA, DI IMPEGNO, DI SPERANZA INTERENTICA

La solidarietà ferma la repressione

Oggi pomeriggio alle 18, in via Luca Giordano a Napoli nel quartiere Vomero si è consumato l’ennesimo intervento repressivo contro i fratelli immigrati che svolgono attività di vendita ambulante.

Vigili Urbani, Carabinieri e in seguito anche poliziotti sono intervenuti per sequestrare la merce e arrestare due fratelli.

Ma stavolta le cose sono andate diversamente. Decine e decine di persone, passanti intenti nello shopping, giovani e abitanti della zona, hanno gridato “vergogna” verso una repressione che se la prende sempre con i più deboli, proprio nella città dove in maniera ancora così diffusa dominano i poteri criminali forti della camorra.




Solidarietà con i profughi di via Lecco a Milano

Solidarietà con i profughi di via Lecco!

No allo sgombero!

Solidarietà con tutti i profughi ed i richiedenti asilo!



Centinaia di profughi e richiedenti asilo hanno vissuto oggi una giornata di umiliazione e repressione. La polizia con l’accordo del Comune e della Prefettura ha sgomberato il palazzo occupato di via Lecco. I profughi che avevano occupato il palazzo e stavano fuggendo da guerre e persecuzioni anziché trovare accoglienza in Italia hanno trovato indifferenza, ingiustizie, emarginazione e persecuzioni economica e politica sulla loro pelle. I profughi di via Lecco hanno rifiutato la proposta fatta dal Comune di andare a vivere nei container e subito in risposta le autorità hanno mandato la polizia per imporre il proprio volere, mandando i profughi nei dormitori invernali.