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Gli immigrati per la pace, la sanatoria generalizzata, la solidarietà interetnica

Manifesto programmatico dell'Associazione 3 Febbraio

Siamo la maggioranza del mondo, possiamo fermare le guerre, il terrore, la fame

Milioni di uomini e donne dai paesi più poveri del mondo sono costretti a emigrare verso il mondo occidentale. E un'ondata gigantesca di persone di etnie, culture, tradizioni differenti. L'occidente imperialista ha saccheggiato e devastato il mondo causando miseria, guerra e distruzione; per sfuggire a questo inferno uomini e donne emigrano nella speranza di migliorare la propria esistenza.

I potenti della terra sono responsabili della guerra permanente che i popoli più poveri sono costretti a subire. La loro cosiddetta «civiltà» occidentale ha prodotto guerre e odi etnici, fomenta il razzismo e le divisioni. Il terrorismo che tragicamente ha colpito migliaia di innocenti l'11 settembre negli Stati Uniti è figlio della stessa logica di guerra e distruzione e danneggia la causa della lotta degli immigrati e dei popoli oppressi.

II sistema dei potenti con la schiavitù, il colonialismo e la dominazione imperialista ha ridotto alla fame la maggioranza dei popoli della terra. Esiste una sproporzione grandissima tra un pugno di ricchi che dominano il mondo e la maggioranza della popolazione mondiale.

Per i potenti della terra, per gli Stati, gli immigrati e le immigrate sono solo manodopera da ridurre in schiavitù e sfruttare in modo brutale. Vogliono sottomettere e dominare schiacciando umanamente, culturalmente, moralmente i fratelli e le sorelle immigrate colpendoli nella loro dignità.

Tutti i tentativi integrazionisti si sono rivelati un grande inganno. Nei paesi dove più è stata tentata l’integrazione, come negli Stati Uniti, in Francia e in Inghilterra, questi progetti sono falliti poiché non soddisfano i bisogni fondamentali degli immigrati. A maggior ragione questo è vero per l’Italia dove il processo di immigrazione è solo all’inizio. I programmi integrazionisti, nelle loro varie forme ed espressioni, possono al massimo offrirci qualche elemosina, ma sostanzialmente sono incapaci di rispondere alle nostre esigenze più profonde. L’integrazionismo paternalista vuol dire distruzione delle nostre identità, delle nostre culture, comporta l’umiliazione della nostra dignità riducendoci al massimo in oggetti a cui fare qualche piccola concessione.
In realtà un sistema che distrugge sistematicamente non può integrare.
Per questo combattiamo la nefasta illusione dell’integrazione, così come è concepita dal sistema dominante.

L’immigrazione dai paesi più poveri verso l’occidente è destinata a crescere a dismisura.
Siamo solo all’inizio di grandi trasformazioni mondiali, dobbiamo essere consapevoli che siamo e rappresentiamo la maggioranza del mondo, che se uniamo le nostre forze possiamo rappresentare una forza inarrestabile.
Partiamo dagli interessi e dalle esigenze della maggioranza dei popoli della terra, per questo la nostra lotta è quella di tutti gli oppressi per la libertà, la giustizia, la civiltà. Perciò la nostra associazione unisce persone di diverse etnie e nazionalità. Nei cuori di tutti gli iscritti alla nostra associazione c’è la solidarietà con tutti i popoli oppressi.

La condizione degli immigrati in Italia

Lo Stato italiano è interno a questi processi aumentati vertiginosamente negli ultimi anni e destinati a crescere. I padroni hanno bisogno di manodopera immigrata da sfruttare e ridurre in schiavitù per soddisfare i propri interessi e aumentare i profitti. Anche per questa ragione, nonostante la repressione fortissima e il controllo armato delle frontiere, non possono fermare i flussi migratori. Questo sistema ci costringe, come immigrati a condizioni di vita disumane sottoponendoci a costanti ricatti, vessazioni, repressione e a uno sfruttamento inaudito.

I governi che si sono succeduti in Italia, sia di centro-destra che di centro-sinistra hanno sviluppato, in gradi e forme differenti, una politica razzista, paternalista e repressiva nei confronti degli immigrati. Come conseguenza diretta di una nuova accelerazione della guerra su scala mondiale dopo il criminale attentato dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti, si è ulteriormente approfondita una vera e propria guerra nei confronti dei fratelli e delle sorelle immigrate. Le forze più reazionarie stanno fomentando una campagna di odio nei nostri confronti equiparandoci ai criminali e ai terroristi, per aizzare il razzismo dei settori più retrivi della società civile italiana.

II progetto di decreto legge sull'immigrazione del governo Berlusconi, Bossi, Fini è un ulteriore approfondimento di questa guerra agli immigrati. E una legge razzista e schiavista che lega il permesso di soggiorno al contratto di lavoro aumentando a dismisura i ricatti e le vessazioni e definisce la clandestinità un reato da perseguire. Inoltre autorizza la guardia costiera a «fermare con ogni mezzo» le navi cariche di immigrati legalizzando lo stragismo.

Al tempo stesso le forze che dominano l'economia hanno bisogno di manodopera a basso costo, disposta ai lavori più umili e faticosi: perciò cercano di vincolare il permesso di soggiorno al permesso di lavoro. La loro logica è quella degli immigrati «usa e getta».

Le forze del centro-sinistra, come ha dimostrato la loro esperienza governativa, non possono aiutarci a difenderci. Infatti, sono loro che quando erano al governo hanno varato leggi razziste e concepito i campi di detenzione per gli immigrati. La Cgil ha svolto una pericolosa politica di divisione tra gli immigrati e le comunità cercando di convincerci a lottare per accettare qualche piccola elemosina per pochi senza difendere gli interessi di tutti: si è dimostrata essere un apparato burocratico distante dai nostri interessi.

Questo contesto rende ancora più importante la crescita e lo sviluppo di un movimento indipendente degli immigrati in grado di allearsi con i settori più reattivi e solidali della popolazione italiana per sbarrare la strada al razzismo e alla violenza xenofoba.

La nascita dell'A3F ha significato l'erompere della soggettività degli immigrati in Italia. Le grandi lotte che la nostra associazione ha condotto a partire dal 3 febbraio del 1996 hanno contribuito a trasformare positivamente la cultura di tante forze democratiche, della sinistra e dell'associazionismo che hanno progressivamente dato maggiore importanza alla lotta antirazzista.
L' AF si rivolge, in piena autonomia e indipendenza, a tutte le forze politiche, sindacali, dell'associazionismo, dei Centri Sociali per sviluppare comunemente e unitariamente le più ampie alleanze in difesa dei diritti e degli interessi degli immigrati. L'associazione si rivolge costantemente a queste forze per costruire il fronte più ampio possibile in difesa degli immigrati.
La nostra associazione è totalmente libera e indipendente e si rivolge alle persone di buona volontà indipendentemente dal loro credo politico e religioso perché collaborino e costruiscano unendosi all'associazione.

Per una società libera, solidale, aperta e interetnica

La nostra associazione ritiene importante la lotta antirazzista, ma, da sola, non sufficiente. Di fronte all'inciviltà e alla barbarie dei potenti è necessario elaborare e praticare un progetto costruttivo e propositivo radicalmente alternativo, che risponda ai nostri bisogni più profondi, che coinvolga ogni aspetto della vita per una esistenza a misura di donne e uomini. Lottiamo per una società libera da ogni odio e discriminazione dove si affermi la convivenza pacifica e l'armonia tra le persone, lottiamo affinché le culture delle differenti etnie e popolazioni si possano incontrare, convivere e contaminare positivamente. Per questo vo-gliamo affermare tra le differenti etnie e con la popolazione italiana un principio di solidarietà interetnica che significa un autentico superamento di tutti e di ciascuno, senza annullare nessuna identità, tentando di costruire un nuova fratellanza e sorellanza universale. Lo scopo dell'associazione è far crescere nella lotta, nella vita quotidiana, nell'autorganizzazione questa solidarietà, costruendola nella società, stimolando i sentimenti di amicizia, solidarietà, di amore verso la vita e gli altri, di comunanza e cooperazione che sono presenti in ogni persona. La stessa lotta per i nostri diritti, se inquadrata in questa prospettiva strategica, non può che risultare rafforzata proprio perché una diffusione di questa pratica e cultura non può che favorire e ampliare le mobilitazioni del movimento degli immigrati e degli antirazzisti e rendere più incisiva ogni singola rivendicazione.

Il programma e gli obiettivi dell’Associazione antirazzista e interetnica 3 Febbraio

Contro tutte le guerre e per il diritto di tutti gli esuli e profughi a ritornare liberamente nelle proprie terre. Pieno diritto di asilo politico per tutti gli esuli e i profughi. Contro il terrorismo e le sue pratiche di morte che danneggiano la lotta dei popoli e degli immigrati. Per l'appoggio e il sostegno alle lotte di tutti i popoli oppressi per la libertà. Per costruire dal basso la pace contro le guerre e il terrore. Per la fratellanza e la sorellanza, l'amicizia e la collaborazione tra le comunità immigrate.

Contro la dominazione imperialista che provoca fame e miseria nel mondo. Per la cancellazione immediata e totale del debito dei paesi poveri. Gli Stati ricchi sono responsabili della vergogna storica dello sfruttamento e della rapina delle risorse delle popolazioni povere: risarcimento e autogestione delle risorse da parte delle popolazioni.

Contro tutte le forme di schiavismo e di razzismo. Contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Basta con la repressione poliziesca, per la chiusura immediata di tutti i campi di detenzione.

Contro le leggi razziste e schiaviste dello Stato e dei governi. Per la sanatoria generalizzata per tutti e tutte, per il pieno diritto di soggiorno, circolazione e di voto per tutti i fratelli e le sorelle immigrate.

Per il diritto alla casa, all'istruzione, alla salute per tutti e tutte. Pieno diritto all'assistenza gratuita, senza discriminazione alcuna tra «regolari» e «clandestini». Piena gratuità per il trasporto delle salme dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che muoiono in Italia nei loro paesi d'origine.

Basta con gli sgomberi dei campi ROM. Pieno diritto a scegliere dove vivere e abitare; ad avere campi attrezzati con tutta l'assistenza igienica e sanitaria.

Piena libertà di espressione per ogni cultura. Per un confronto aperto e volontario di tutte le culture, basato sulla piena libertà di istruzione, di culto, di costumi. Contro l'imperialismo culturale in tutte le sue manifestazioni. Per la piena libertà di espressione religiosa senza alcuna discriminazione e criminalizzazione.

Per la costituzione di spazi liberi e autogestiti degli immigrati e della popolazione italiana, ci battiamo per ottenere case della cultura e luoghi della interetnicità in ogni città.

Per il coordinamento democratico e autonomo dei rappresentanti di tutte le comunità immigrate presenti in Italia.

Basta con le violenza delle bande razziste e xenofobe. Per l'autodifesa autorganizzata e di massa per fermare la violenza razzista delle istituzioni e dei settori più reazionari della società civile. Per lo sviluppo di una nuova solidarietà interetnica.

Contro l'oppressione e l’asservimento delle donne, contro lo sfruttamento e la costrizione alla prostituzione, per il rispetto generale delle donne, per il loro pieno riconoscimento e valorizzazione delle migliori qualità. Per il sostegno alle loro rivendicazioni nelle lotte per i loro diritti e dignità.

Per la difesa anche sindacale del lavoro domestico, ambulante e di tutti i lavoratori e le lavoratrici immigrate. Per una retribuzione adeguata e giusta per tutti gli immigrati, contro i ricatti padronali e le discriminazioni razziste.

Per la piena dignità di ogni uomo e donna, nella propria autonomia, capacità e volontà di vivere le proprie tradizioni e scelte, affinché sia possibile, scegliendolo liberamente, intrecciarle e svilupparle su un piano superiore.

Che cosa è e cosa vuole l'Associazione antirazzista ed interetnica «3 febbraio»

L'A3F si costituisce basandosi sul protagonismo, l'autodeterminazione e l'autorganizzazione dei fratelli e delle sorelle immigrate che lottano insieme agli antirazzisti italiani per battere ogni tipo di razzismo per affermare e costruire nella società la solidarietà interetnica come principio di una società libera, aperta e accogliente basata sul rispetto e sulla convivenza pacifica di uomini e donne di differenti etnie, culture, fedi religiose.

L'A3F si costituisce ovunque vivono e lavorano i fratelli e le sorelle immigrate, promovendo, sostenendo e appoggiando le loro lotte e le rivendicazioni, costruendo l'autodifesa democratica e l'organizzazione come tessuto stabile di solidarietà, cooperazione e mutuo soccorso. L'A3F si impegna a organizzare, anche sviluppando rapporti di collaborazione con altre associazioni e realtà del volontariato, una rete di assistenza legale e sanitaria.

L'A3F promuove la costruzione di spazi autogestiti della cultura, del tempo libero, dell'arte, degli immigrati e delle immigrate, appoggia e stimola tutti i processi di autorganizzazione degli e delle immigrate. La nostra associazione si costituisce principalmente come associazione dei fratelli e delle sorelle immigrate che lavora e lotta insieme agli antirazzisti.

L'A3F promuove la costituzione di un giornale di tutta l'associazione che ha come compito quello di informare sulle realtà dei paesi di provenienza, di sviluppare la controinformazione denunciando tutte le ingiustizie e le violenze razziste, di promuovere la cultura, di dare voce alle lotte e alle proteste, di comunicare la vita e le iniziative delle comunità immigrate.

L' A3F è solidale e appoggia le lotte di tutti popoli oppressi nel mondo contro la dominazione e lo sfruttamento imperialista.

L'A3F si propone di sviluppare rapporti di amicizia, cooperazione e possibilmente di coordinamento con le associazioni di antirazzisti e di immigrati in Europa e nel Mondo al fine di rafforzare la lotta comune contro il razzismo per una nuova solidarietà.

AllegatoDimensione
Manifesto A3F.pdf28.03 KB