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No alla repressione contro gli studenti in Bangladesh. Per i diritti e la libertà, contro il “sistema quote”

No alla repressione contro gli studenti in Bangladesh

Per i diritti e la libertà,
contro il “sistema quote”

Da settimane gli studenti stanno manifestando contro il “sistema quote”: vogliono che venga abolita la norma per cui il 30% dei posti nei lavori pubblici sono destinati ai figli e ai nipoti dei veterani di guerra.
Le manifestazioni sono iniziate pacificamente ma poi sono state represse nel sangue dalle forze di polizia, che in pochi giorni hanno ucciso più di cento persone.

Ancora morti nelle campagne di Latina... Contro la schiavitù. Per la dignità umana

Ancora morti nelle campagne di Latina...

Contro la schiavitù
Per la dignità umana

Satnam Singh, giovane di 31 anni, è morto mentre cercava una vita dignitosa dopo essere giunto qui dall’India. Lavorava nelle campagne di Latina 12 ore al giorno per una paga di 3 euro all’ora. Come lui, migliaia di lavoratori, per la maggior parte indiani e rifugiati dall’Africa, vivono in condizioni di schiavitù e miseria arricchendo l’industria agroalimentare, eccellenza di questo Paese.

Contro le menzogne e gli attacchi del governo agli immigrati

Care amiche e cari amici,

Ancora una volta, il governo di Giorgia Meloni fa propaganda politica sulla pelle degli immigrati, in particolare quelli provenienti dal Bangladesh, scaricando su di loro le colpe di un sistema basato sul razzismo e lo sfruttamento.

Vi alleghiamo qui la nostra presa di posizione su questa vicenda.

in allegato troverete anche un articolo del Manifesto, a firma di Fabrizio Geremicca, che mette in evidenza l'impegno pluriennale dell'A3F al fianco delle sorelle e dei fratelli contro la schiavitù.

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Con Ousmane Sylla, morto nel CPR di Ponte Galeria (Roma). Difendiamo la vita. Contro lo stato assassino

Con Ousmane Sylla,
morto nel CPR di Ponte Galeria (Roma)

Difendiamo la vita
Contro lo stato assassino

Domenica 4 Febbraio, Ousmane Sylla, 22enne Guineano, si è impiccato nel Centro di Permanenza e Rimpatrio di Ponte Galeria (Roma), dove era rinchiuso.
Ousmane ha lasciato sul muro della sua cella un messaggio commovente e una denuncia forte delle condizioni disumane in cui si trovano le nostre sorelle e i nostri fratelli, rinchiusi nei lager di Stato per il solo fatto di essere immigrati.

Con l’umanità in cammino. Contro l’Europa razzista

Con l’umanità in cammino
Contro l’Europa razzista

Le nostre sorelle e i nostri fratelli da ogni parte del mondo continuano a migrare per vivere.

Muri di ogni tipo non li fermano, ma rendono questi viaggi già difficili, sempre più mortali. Da decenni ormai le frontiere della “Fortezza Europa” hanno causato, infatti, decine di migliaia di vittime.