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INFORMATION ABOUT THE HUMANITARIAN PERMIT OF STAY

Those who applied for the humanitarian permit of stay before October 5th 2018 – day on which Salvini’s first security decree was passed as law – does not lose the right to have the humanitarian permit of stay.
The first security decree (D.L. n. 113/2018, converted on L.n. 132/2018) issued by Salvini the racist, expected, as a matter of fact, the cancelation of humanitarian per-mits of stay, among other unfair norms.

No alle violenze contro i profughi, accoglienza per tutti e tutte

Sono stati accolti dai gas lacrimogeni lanciati dalla polizia di frontiera greca i profughi provenienti dalla Turchia. Donne, bambini, uomini che cercano rifugio, scampati alla feroce guerra del regime siriano e alle tante che imperversano nella zona, invece di trovare accoglienza trovano ancora tragedie e impedimenti. E' di queste ore la notizia di un bambino morto in un tentativo di sbarco nell'isola greca di Lesbo e di una persona uccisa al confine dalla polizia greca.

INFORMAZIONI SUI PERMESSI DI SOGGIORNO UMANITRI

Chi ha fatto domanda di permesso di soggiorno per motivi umanitari prima del 5 ottobre 2018 – giorno in cui il primo decreto sicurezza di Salvini e divento legge – non perde il diritto ad avere il permesso di soggiorno.
Il primo decreto sicurezza (D.L. n. 113/2018, convertito nella L.n. 132/2018) voluto dal razzista Salvini prevedeva, infatti, tra le altre norme ingiuste, anche la cancellazione dei permessi di soggiorni umanitari.

Dopo la manifestazione nazionale del 9 novembre. Un primo passo. Più protagonisti per la solidarietà e l’accoglienza umana

Vogliamo ringraziare i tanti che, sfidando i padroni, un clima sociale difficile e le condizioni meteo anch’esse scoraggianti, erano in piazza con noi alla manifestazione nazionale del 9-11-2019 a Roma a cui hanno partecipato circa 5 mila persone. Abbiamo sfilato nel settore unitario del Forum “Indivisibili&Solidali” insieme a La Comune, COBAS, centri sociali del Nord Est e delle Marche, CSA ex Canapificio di Caserta, comunità degli immigrati, Nazione Rom, collettivi Dipende Da noi Donne, USI, Unicobas, Rifondazione comunista, alle ONG e ai tanti che con noi condividono questo percorso.