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Omicidio razzista in Calabria, difendiamoci e reagiamo

Cari amici e amiche,

Articolo di Gianluca Petruzzo pubblicato su La Repubblica Napoli, in risposta a Vincenzo De Luca - L'insulto gratuito al Bangladesh

Care amiche e cari amici,

Vi inviamo il testo dell'articolo di Gianluca Petruzzo, intitolato "L'insulto gratuito al Bangladesh", pubblicato ieri su La Repubblica Napoli, in risposta alle esternazioni razziste di Vincenzo De Luca.

Invitiamo tutte le persone di buona volontà a non restare in silenzio di fronte a simili esternazioni pubbliche: in nome di una comune umanità solidale, per migliorare la nostra vita, insieme, è importante prendere posizione per la conoscenza e il rispetto reciproci.

Chi ha a cuore l'umanità si schieri!

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Primo Maggio pedalata antirazzista e assemblea a Napoli

Cari amici e amiche,

siamo lieti di invitarvi al Primo Maggio a Napoli per la pace e l'accoglienza contro guerre e razzismi.

Anche quest'anno cominceremo con la pedalata antirazzista da Piazza Mancini alle ore 9, tradizione del Primo Maggio della gente solidale e antirazzista in città ormai da qualche anno.
Raggiungeremo così piazza San Domenico Maggiore, dove ci ritroveremo con gli amici de La Comune Napoli per dar vita ad un'assemblea contro le guerre, a fianco del popolo siriano e di tutti i popoli, per la pace subito, alle ore 12
.

Manifestazione degli immigrati per lo sblocco dei permessi di soggiorno a Napoli: primi risultati.

Cari amici e amiche,

la manifestazione di ieri all'Ufficio Stranieri della Questura di Napoli, per lo sblocco delle migliaia di soggiorni giacenti, è stata un primo passo prezioso.

SBLOCCATE I NOSTRI SOGGIORNI, UNLOCK OUR PERMESSO DI SOGGIORNO, DÉBLOQUEZ NOS SÉJOURS - Manifestazione 19 Aprile, ore 9, a Napoli (piazza Mancini)

SBLOCCATE I NOSTRI SOGGIORNI

MANIFESTAZIONE

GIOVEDI 19 APRILE, ORE 9

DA PIAZZA MANCINI (vicino la statua di Garibaldi)

FINO ALL’UFFICIO STRANIERI DELLA QUESTURA

È disumano quello che succede alla Questura di Napoli presso l’Ufficio Stranieri: file chilometriche, uomini donne e bambini lasciati al freddo per attendere il proprio turno per un soggiorno che non viene concesso. Passano cosi otto nove mesi, fino ad un anno senza che sia rinnovato il soggiorno a chi è qui da anni, né ai richiedenti asilo o ai profughi.