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Il made in Italy sulla pelle degli immigrati: Domenica 2 Febbraio, ore 16, assemblea di lotta dei lavoratori bengalesi di S. Antimo (Na)

AGGIORNAMENTO DI VENERDÌ 31 GENNAIO:

Cari amici e amiche,

cresce la mobilitazione verso l'assemblea dei lavoratori bengalesi in lotta nelle fabbriche di S.Antimo.

Oggi c'è stato un volantinaggio davanti la moschea che ha coinvolto l'assieme della comunità musulmana. Infatti tanti altri, tra cui
fratelli del Burkina Faso, della Costa d'Avorio, della Nigeria, hanno espresso la volontà di unirsi in questa lotta. Intanto hanno assicurato
la loro presenza alcuni giornalisti bengalesi della rete NTV.

Oggi a Napoli all'hotel cavour centinaia di rifugiati impediscono lo sgombero - Assemblea venerdì 25

Comunicato A3F:

Oltre 150 persone in assemblea permanente nell'hotel Cavour, mentre altre centinaia aspettavano davanti all'entrata della struttura, hanno impedito oggi che si realizzasse lo sgombero, ennesimo sopruso contro i profughi provenienti dalla Libia.

APPELLO DI SOLIDARIETA’ PER LA REGOLARIZZAZIONE DEGLI IMMIGRATI TRUFFATI A SEGUITO DELLA SANATORIA BOSSI-FINI

Siamo immigrati provenienti da varie parti del mondo, qui in Italia per migliorare la nostra vita. Nel 2002 il governo Berlusconi ha varato una regolarizzazione per coloro i quali lavoravano in Italia. Noi tra questi abbiamo fatto le pratiche di regolarizzazione sperando finalmente di poter stabilizzare la nostra situazione. Così abbiamo chiesto al nostro datore di lavoro di fare i documenti necessari. Da premettere che ognuno si noi è qui da prima del 2002 e sono quasi 7,8 anni che non torniamo nel nostro Paese dai nostri cari. Tutto ciò e avvenuto nel settembre 2002. Un anno dopo non avendo più notizie della nostra situazione siamo andati alla Prefettura dove ci hanno detto che il soggiorno era stato rigettato. Così dopo un momento di smarrimento ci siamo rivolti all’Associazione 3 Febbraio per lottare e sostenere i le nostre richieste. Nel frattempo siamo venuti a conoscenza che la Questura di Napoli ci aveva denunciato perché complici dei datori di lavoro, i quali pur avendoci truffato, non sono ancora considerati colpevoli. La nostra indignazione è stata grande: abbiamo più volte manifestato davanti la Prefettura di Napoli, abbiamo fatto scioperi della fame, abbiamo anche denunciato alla magistratura i nostri datori di lavoro che hanno fatto i contratti falsi. Fin ora le istituzioni, che pure chiedono ai cittadini di collaborare, di essere al loro fianco nella denuncia dei criminali, non hanno mosso un dito a nostro favore. Prefettura, Comune, Questura, finanche il Governo che pure abbiamo interpellato, non hanno dato nessun cenno. C’è da aggiungere che questi criminali, dopo averci sfruttato, per fare le pratiche della regolarizzazione( che la Questura ritiene false) si sono fatti dare da ognuno di noi 3000, 4000, anche 5000 euro. Tali somme sapete bene che sono per noi i risparmi di una vita.