Acasă

No alle violenze contro i profughi, accoglienza per tutti e tutte

Sono stati accolti dai gas lacrimogeni lanciati dalla polizia di frontiera greca i profughi provenienti dalla Turchia. Donne, bambini, uomini che cercano rifugio, scampati alla feroce guerra del regime siriano e alle tante che imperversano nella zona, invece di trovare accoglienza trovano ancora tragedie e impedimenti. E' di queste ore la notizia di un bambino morto in un tentativo di sbarco nell'isola greca di Lesbo e di una persona uccisa al confine dalla polizia greca.

INFORMAZIONI SUI PERMESSI DI SOGGIORNO UMANITRI

Chi ha fatto domanda di permesso di soggiorno per motivi umanitari prima del 5 ottobre 2018 – giorno in cui il primo decreto sicurezza di Salvini e divento legge – non perde il diritto ad avere il permesso di soggiorno.
Il primo decreto sicurezza (D.L. n. 113/2018, convertito nella L.n. 132/2018) voluto dal razzista Salvini prevedeva, infatti, tra le altre norme ingiuste, anche la cancellazione dei permessi di soggiorni umanitari.

Dopo la manifestazione nazionale del 9 novembre. Un primo passo. Più protagonisti per la solidarietà e l’accoglienza umana

Vogliamo ringraziare i tanti che, sfidando i padroni, un clima sociale difficile e le condizioni meteo anch’esse scoraggianti, erano in piazza con noi alla manifestazione nazionale del 9-11-2019 a Roma a cui hanno partecipato circa 5 mila persone. Abbiamo sfilato nel settore unitario del Forum “Indivisibili&Solidali” insieme a La Comune, COBAS, centri sociali del Nord Est e delle Marche, CSA ex Canapificio di Caserta, comunità degli immigrati, Nazione Rom, collettivi Dipende Da noi Donne, USI, Unicobas, Rifondazione comunista, alle ONG e ai tanti che con noi condividono questo percorso.

Ancora porti chiusi per chi cerca salvezza. Il governo PD-M5S-IV-LEU come ai tempi di Salvini

Oltre 200 le persone, tra cui donne e bambini, che scampati alla morte in mare, sono stati recuperati dalla Ocean Viking e dalla Alan Kurdi. La Ocean Viking è stata autorizzata allo sbarco solo dopo 11 giorni, lasciata in condizioni di mare proibitive e con rischi per la salute dell’equipaggio. Anche l’altra nave della ONG Sea-Eye, pare, possa essere autorizzata a sbarcare sempre a Pozzallo, dopo avere subito una vile aggresione da parte delle motovedette libiche, con le cui “autorità” l’attuale ministra dell’Interno Lamorgese vuole rinnovare accordi per i respingimenti.

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A R0MA SABATO 9 NOVEMBRE 2019 ORE 14 Colosseo

UNITI E SOLIDALI CONTRO IL RAZZISMO
PROTAGONISTI DI ACCOGLIENZA
E
DI UNA CONVIVENZA BENEFICA