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Le norme in materia di accoglienza dei fratelli provenienti dal nord africa

La nostra associazione è protagonista, anche se in modo differenziato da città a città, sul fronte dell’accoglienza umana dei fratelli arabi.
Con queste brevi note si vuole fornire un quadro, che sarà aggiornato in relazione agli ulteriori sviluppi della situazione, il più chiaro possibile delle norme emanate dal governo in materia, in modo tale da poter offrire a tutti e, soprattutto ai fratelli, un’informazione corretta e leale.
Il decreto al quale si deve fare riferimento è il D.P.C.M. (decreto presidente del consiglio) del 5 aprile 2011 (pubblicato sulla G.U. n. 81 dell’8.04.2011).

VITTORIO ARRIGONI VIVE!

Giusto il tempo di leggere, collegarsi a siti e blog per capire cosa stava succedendo e in poche ora tutto è stato compiuto. Il pacifista italiano che da 3 anni viveva a Gaza, Vittorio Arrigoni o Vik Utopia come amava farsi chiamare,non è stato rapito ma giustiziato e sicuramente era nel mirino degli organizzatori della sua morte da tempo. Vittorio, uomo di giustizia e pace, ha pagato con la vita per averci messi al corrente dei crimini di Israele a Gaza, ha protetto e amato quella umanità dolente di cui noi anche ne sposiamo la causa di riscatto e libertà: il popolo Palestinese.

CHI ACCOGLIE SARA' ACCOLTO!

L'associazione nazionale nazionale antirazzista ed interetnica"3 febbraio" sarà presente all'iniziativa "PASQUA SOLIDALE" che si svolgerà domenica 17 aprile a partire dalle 10,00 e per tutta la giornata,presso la villetta comunale di Mugnano (Napoli) ed effettuerà una raccolta di generi di prima necessità ( prodotti per l'igiene personale maschile, cibo secco,indumenti solo se puliti ed in buono stato) per un gruppo di profughi provenienti dalla Tunisia e Libia che sono ospitati presso la moschea di piazza Mercato a Napoli.

Ashfaq Hussain: 1967 - 2011

L'Associazione 3 Febbraio di Napoli piange la perdita del nostro caro fratello Ashfaq.
Ashfaq Hussain è morto questa mattina alle 5 per un attacco cardiaco conseguente alla grave malattia contro cui stava combattendo da mesi.
Forse la malattia non gli avrebbe comunque concesso molto tempo, ma le cure del reparto di Oncologia Medica dell'Ospedale Cardarelli di Napoli stavano ottenendo quel temporaneo miglioramento che gli avrebbe permesso di passare i suoi ultimi giorni vicino alla sua famiglia in Kashmir.