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Roma 17 Marzo 2005
Comunicato a tutta l’Associazione 3 febbraio
Il giorno 16 Marzo 2005, nella sede del Partito dei Comunisti Italiani di Prima Porta, nella periferia nord di Roma, verso le 20,30 si è svolta una riunione con le forze del centrosinistra, (PdCI, RC, DS, Margherita, Lista Civica Marazzo) Social Forum “Capo Nord”, e con l’invito dell’Associazione 3 Febbraio Marcello E. Tomassini, per discutere dell’emergenza nell’ambito di assistenza e difesa di un gruppo di rumeni, (almeno 100 tra uomini, donne e bambini) i quali sono stati vittime di uno sgombero avvenuto sotto il cavalcavia della Flaminia presso Prima Porta in località La Celsa.
Le forze dell’ordine, oltre ad aver fatto sloggiare i residenti accampati in precarie condizioni, hanno abbattuto tutte le baracche disgregando un’intera comunità tra rumeni e moldavi, tutti sembrerebbe senza permesso di soggiorno. Il fatto è avvenuto grazie all’intervento del presidente del XX municipio Fasoli, spalleggiato da Alleanza Nazionale e Forza Italia. La situazione attuale è fortemente drammatica alcune delle vittime di questo violento atto sono anche in precarie condizioni fisiche, per il rigido inverno che volge (speriamo) al termine.
Questo comitato di forze politiche hanno chiesto assieme al Social Forum, consigli sul da fare per dare un riparo a questa gente, la discussione non è stata facile, RC e il Social Forum C.Nord hanno proposto un’occupazione di case o immobili del comune o private, in un quartiere che per molto tempo non ha vissuto esperienze di questo genere, e dove trallaltro la coalizione xenofoba ha vinto democraticamente.
L’Associazione 3 Febbraio ha ribadito che non siamo contrari in assoluto a forme di occupazione e che in passato abbiamo svolto lotte di questo genere e le rivendichiamo, ma in questa circostanza, oltre alla forte impopolarità di questa azione nel territorio, le prime vittime sarebbero proprio le persone che si vorrebbero aiutare, inoltre non è trascurabile il fatto che si voglia utilizzare in senso speculativo e politico nel senso più infido questo dramma dai più estremisti.
L’associazione 3 Febbraio ha proposto che si scriva una lettera al sindaco di Roma Walter Veltroni informandolo dei fatti, una lettera alle organizzazioni democratiche e di volontariato, ed un’altra alla società civile nel territorio, per informarla più in dettaglio degli eventi; inoltre, si è deciso di chiedere alla Sant Igidio presente nel territorio di ospitarci per una assemblea di quartiere con degli interessati rumeni, moldavi, e rom presenti oltre ad invitare: Medici senza Frontiere, la Sant Igidio stessa, la Caritas, ad intervenire praticamente ed aderire alle iniziative in solidarietà con le vittime della legge Bossi-Fini.
Marcello Emilio Tomassini da Roma.