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Appello per il diritto al soggiorno

Aprile 2004

Cari fratelli e sorelle,
ci rivolgiamo a voi in un momento difficile per la nostra vita. Le vostre istituzioni hanno dimostrato di essere brave a sfruttarci non ad accoglierci. Migliaia di soggiorni sono stati rigettati in tutta Italia. A molti di noi perchè non avevano prima della sanatoria Bossi-Fini dei documenti,e sono stati denunciati all'autorità giudiziaria,altri perchè vendevano abusivamente,ad altri il datore di lavoro non ha spedito i documenti per la sanatoria,altri ancora hanno avuto una promessa di lavoro che il datore, dopo essersi fatto pagare tanti soldi,non ha rispettato. Abbiamo pagato migliaia di euro di contributi Inps, solo la raccomandata ci è costatata in media 70 euro. Moltiplicate per 700000 domande e capirete la cifra astronomica che abbiamo versato......Abbiamo sempre lavorato,visto che ognuno di noi mantiene in media 30 persone nel proprio Paese. Tanti di noi scappano da situazioni dove è in gioco la vita, e ora dopo averci spremuti vorrebbero cacciarci. Pensiamo che questo modo di fare non è degno di un Paese civile,giusto,solidale,democratico. E' un modo di fare razzista e cattivo,che dovrebbe indignarci tutti. Quello che ci colpisce è proprio l'indifferenza e la freddezza che costatiamo. Eppure migliaia di persone sono scese in piazza per ribadire la ferma condanna di ogni tipo di guerra e terrorismo.
Il nostro intento è rivolgerci alla gente che lotta e che vive sognando un mondo migliore. Siamo gente coraggiosa e fiera, siamo qui e vogliamo restarci. Sappiamo che la repressione è forte, a centinaia ci arrestano ogni giorno se solo apriamo una bancarella per poter campare, ci inseguono nelle strade, a qualsiasi ora entrano con le forze dell'ordine nelle nostre case. Eppure i veri terroristi continuano indisturbati a fare il male. Le guerre continuano a distruggere i nostri Paesi. Non vogliamo elemosine,ma dignità. E' strano vedere tanta gente che in questo Paese si indigna per i bambini che muoiono nelle nostre terre,ma maltratta i padri e le madri che arrivano qui. Tanti muoiono a causa delle vostre leggi razziste.
Come mai noi esseri umani non abbiamo la libertà di circolare mentre le merci, le droghe,i veleni,le armi ce l'hanno?Noi che viviamo il mondo,che lo lavoriamo,che lo trasformiamo,che lo sogniamo,non siamo liberi .E’ il momento di reagire e di mobilitarci affermando la nostra dignità umana,superando la paura e le chiusure. Con queste ragioni e sentimenti proponiamo a tutte le comunità immigrate,alle associazioni, a tutte le forze che lottano per la pace una giornata di mobilitazione il primo maggio per dire no alle espulsioni e alla criminalizzazione degli immigrati,contro le guerre e il terrorismo,per la pace, la sanatoria,l’accoglienza per tutti.