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Questo blog lo ho voluto chiamare NINGEN. Perche? Perchè NINGEN JINRUI in giapponese significa SPECIE UMANA ed è proprio questa, ad oggi, l'asse portante dei miei dipinti, infatti la mia quarta mostra si chiamava così NINGEN e come viatico identificai 1)la zanna d'elefante 2)un bambino fatto volare da un aquilone o da un palloncino.
L'elefante è uno degli animali più antichi della terra, ed è anche tra quelli che si preoccupa di più della sua specie ed il bambino che vola è quello di cui noi non ci siamo occupati - quello che bombardiamo - quello a cui neghiamo l'infanzia -quello che sfruttiamo - quello che violentiamo - quello che vendiamo - quello che prostituiamo e quello di cui siamo clienti - quello che abbandoniamo - quello che mandiamo a combattere - quello che squartiamo per averne gli organi. E' quello che dovrebbe essere da noi protetto nella stessa maniera dei nostri figli, e' quello che dovrebbe giocare… (nel mondo ci sono circa 300 milioni di bimbi sfruttati con il lavoro e che non conoscono l'infanzia) ed è quello verso di cui noi abbiamo la nostra più grande responsabilità. Sarei ipocrita se quanto dico fosse dettato solo dall'età e non dalla sensibilità - tempo fa pensavo di meno al nostro futuro, ora invece sono molto preoccupato, per i miei figli e per l'umanità intera.
I nostri sentimenti, il nostro altruismo, il nostro amore, la solidarietà sono caratteristiche della nostra specie e ce ne dobbiamo riappropriare.
Ognuno di noi è determinante perché le cose possano andare in un'altra direzione.
Non sono assolutamente d'accordo con chi dice che i discorsi di impegno sociale siano “pesanti ed ovvi”, non c'è niente di ovvio nella guerra, nello sfruttamento, nella devastazione dell' habitat e dell'essere umano. Sono d'accordo con chi dice che un artista ha sempre una responsabilità per ciò che dice ed ha bisogno per crescere di essere sempre in discussione.
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