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Una nuova vittoria: reintegrati nell'accoglienza i richiedenti asilo portati a votare Renzi alle primarie PD a Ercolano (NA)

Erano stati indotti a votare il candidato preferito dai gestori del loro centro di accoglienza, alle primarie del PD, con l'implicita indicazione che ciò avrebbe portato un aiuto per avere il proprio permesso di soggiorno.
La cosa, però era divenuta pubblica, suscitando giustamente scandalo: i nostri fratelli hanno raccontato ai giornalisti di essere stati portati in auto a votare, ricevendo anche indicazione di votare per Matteo Renzi (che non conoscevano). La Procura della repubblica di Napoli ha anche aperto un fascicolo per valutare se fossero ravvisabili reati contro la pubblica amministrazione.
Un mese dopo, probabilmente su segnalazione dei responsabili del CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) dove erano ospitati (sito presso l'hotel di Via Belvedere, a Ercolano, in provincia di Napoli, gestito dalla cooperativa sociale «L'Impronta»), ovvero degli stessi che li avevano portati a votare, la Prefettura di Napoli revoca l'accoglienza a questi nostri fratelli, buttandoli in mezzo alla strada. Il pretesto è una rissa, avvenuta nel CAS parecchi mesi prima: per intenderci, la rissa è avvenuta a Febbraio, le primarie PD si sono svolte il 30 Aprile, mentre il provvedimento con cui la Prefettura di Napoli revoca l'accoglienza per i nostri due fratelli è di Giugno...

Come Associazione antirazzista e interetnica "3 Febbraio" siamo quindi intervenuti per sostenere questi nostri due fratelli: l'Avvocato Maurizio D'Ago ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale di Napoli contro il provvedimento della Prefettura, chiedendone la sospensione cautelare. A Ottobre, il TAR aveva già deciso una prima sospensione del provvedimento di revoca dell'accoglienza, e aveva dato alla Prefettura e al Ministero dell'Interno un termine per replicare.
Pochi giorni fa, alla nuova udienza, il TAR ha esaminato le repliche, e ha confermato la sospensione del provvedimento prefettizio, rilevando che "l’atto impugnato non risulta supportato da sufficienti elementi, non emersi neanche in sede di istruttoria, tali da ben individuare le condotte dei ricorrenti"

In pratica, i Giudici amministrativi ritengono che non ci siano le prove del comportamento violento dei nostri due fratelli.

Amadou e Soleil sono quindi riammessi nei programmi di accoglienza (almeno fino alla prossima udienza, che si terrà a Giugno, durante le quale il TAR esaminerà la questione più nel merito).

Questo è un altro esempio dei risultati della nostra opera. Come a Terzigno due anni fa in una situazione simile, anche in questo caso gli abusi contro i nostri fratelli non li lasciamo passare. È indegno che esseri umani bisognosi di accoglienza siano alla mercé di gente senza scrupoli che specula sulla loro pelle, che li usa per poi reprimerli quando protestano. Quello che sta avvenendo nei centri cosiddetti di accoglienza ci dice della disumanità di chi dovrebbe accogliere, e invece schiaccia l'umanità di queste persone fino all'aggressione armata, come è avvenuta a Gricignano (CE) qualche settimana fa, dove un ragazzo del Gambia, Bobb, ha rischiato di morire.

Oggi, dopo questo importante passo, il nostro impegno continua con maggiore forza e convinzione nei valori di solidarietà e di accoglienza, battendo colpo sul colpo il razzismo e le complicità istituzionali statali.

Chiunque ha a cuore l'umanità si schieri!

Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio" - Napoli
Web: www.a3f.org - Mail: napoli@a3f.org
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