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Siamo al 14° giorno fuori casa a Sant'Antimo e per ora nessuna soluzione all'emergenza.
La Regione Campania ha promesso di stanziare 15000 euro che dovrebbero servire come fondo di garanzia per agevolare l'affitto agli immigrati nel caso in cui i proprietari di casa abbiano paura ad affittare.
Il problema è che i soldi vengono stanziati qualora il Sindaco di Sant'Antimo fornisca un progetto cosa che non vuole fare.
Ci rendiamo conto quanto giocano sulla pelle dei nostri fratelli immigrati? Possiamo ancora tollerare questa inconcludenza e disumanità della politica? Ricordiamo che gli immigrati stessi avevano già una casa e per il legalismo inetto del Sindaco ora si trovano fuori.
Continua invece l'opera di solidarietà che abbiamo messo in atto. Grazie alla parrocchia di S.Antimo 15 fratelli sono ospitati e grazie alla solidarietà delle comunità immigrate altri hanno trovato alloggio. Siamo riusciti a trovare una casa nel comune di Casandrino per la famiglia bengalese con due donne anch'essa sfrattata a via Sambuci.
Continuiamo a fare appello alla solidarietà di tutti per risolvere questa emergenza. La situazione infatti a Sant'Antimo, dal punto di vista delle istituzioni, è terribile: i 20 bengalesi che sono stati sgomberati nei giorni scorsi perchè la loro casa era pericolante quando si sono rivolti ai vigili per chiedere dove dovevano andare gli è stato risposto "ve ne dovete andare".
Anche fare una denucnia di smarrimento di documenti è divenuto un problema per chi è immigrato: un fratello di via Sambuci il quale ha smarrito il documento nella perquisizione di giovedì 18 febbraio non è riuscito a fare la denuncia perchè è stato sbattuto direttamente fuori in malo modo dall'ufficio dei carabinieri. Abbiamo testimoni, visto che era accompagnato da alcuni ragazzi italiani. Qualcuno ci dirà denunicate, ma a chi denunciare questi abusi? Agli stessi che permanentemente li perpetrano contro gli immigrati?
E' il caso di riflettere insieme e di impegnarsi perché la manifestazione di sabato 6 marzo a Sant'Antimo sia una denuncia molto più efficace contro il razzismo e le offese permanenti alla dignità umana.
Alcune proposte: ieri nell'assemblea con gli immigrati abbiamo pensato di organizzare il pranzo in piazza (alle ore 13.30 alla fine del corteo e dopo la preghiera interreligiosa) dove ognuno può organizzare un tavolo con il cibo da offrire alla gente. Ci saranno tavoli organizzati da i licei di Sant'Antimo, dalla chiesa, dalle comunità, dai Comitati solidali antirazzisti, dall'A3F. Se qualcuno vuole dare una mano può contattarci all'A3F.
Un'altra proposta è di leggere delle frasi e poesie da vari testi o direttamente degli autori presenti. Chiunque è invitato a esprimere la propia creatività senza nessuna censura.
Com'è nostro principio i microfoni del corteo sono aperti, invitiamo tutti a parlare, anche chi non la pensa come noi. Anche il Sindaco, che dice di essere così buono da aver fatto lo sgombero nell'interesse degli immigrati. Dovranno essere loro convincere la gente che ci stanno dando solidarietà e a dimostrarci che riconosce le nostre ragioni di umanità.
Preghiamo tutti di partecipare numerosi proprio per l'importanza che ha questa vicenda. Riuscire ad affermare la dignità per gli immigrati di via Sambuci significa farlo per tutti.
Ricordiamo ancora che ci sarà un pullman che parte alle ore 9.30 dal Terminus sabato mattina
Per contatti: 346 5708065
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