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Solidarietà al Sindaco De Magistris contro il razzista Salvini - Lettera di Gianluca Petruzzo pubblicata su La Repubblica Napoli del 14 Marzo 2017

Cari amici e amiche,

questa lettera (che potete leggere qui di seguito), a firma di Gianluca Petruzzo, è apparsa sul quotidiano La Repubblica, edizione di Napoli di martedì 14/03/2017, come parte del nostro schieramento contro il razzista fascistoide Salvini, e in solidarietà con il Sindaco De Magistris strumentalmente attaccato da quasi tutto l'arco delle forze politiche (in allegato, un ritaglio del giornale).
L'opportunità di schierarci in questo modo nasce da una linea condivisa dalla nostra associazione di proporre una strada di impegno, maggioritaria e di massa, contro il razzismo e per l'accoglienza. È la stessa linea che abbiamo adottato aprendo il teatro San Carlo agli immigrati, poi partecipando alla manifestazione contro Salvini ma distaccandoci fisicamente e moralmente da chi voleva espropriare il protagonismo delle persone fomentando scontri. Abbiamo, infine, denunciato questi ultimi, chiarendo con forza chi è il nemico principale in questa vicenda, e cioè il neonazismo crescente e il razzismo interpretati dallo squallido leader della Lega.

Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio"
Web: www.a3f.org - Mail: napoli@a3f.org
Tel: (+39)3465708065.
Twitter: @Ass3Febbraio ; FaceBook: Ass3Febbraio

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Posso promettere di essere sincero, non di essere imparziale
J.W. Goethe

In solidarietà con il Sindaco De Magistris contro il razzista Salvini

Ascoltando i commenti del giorno dopo lo squallido spettacolo di sparuti gruppi di facinorosi, professionisti dello scontro, in risposta al barbaro Salvini, mi è insorto un gran bisogno di dire alcune verità e dare solidarietà a quello che vox populi ( nel senso della rappresentazione mediatico-politica) viene dichiarato colpevole. Dal mondo politico, da quello intellettuale, dai media alle figure istituzionali sorge un coro sospetto, unanime, contro il Sindaco di Napoli reo di aver prima impedito a Salvini di parlare poi di aver fomentato gli scontri.
È ingiusto, a mio avviso, che il racconto sia stato monopolizzato dalle critiche al sindaco mentre è scomparsa dai commenti la pericolosità dello squallido leader della Lega. Una figura torbida, rozza, rappresentante della peggior barbarie che questo Paese ha prodotto. Lui che incita al razzismo, all’omicidio, come nello strumentale sostegno alla legittima difesa, lui che insulta i nostri fratelli immigrati, lui che vuole usare le ruspe contro gente inerme. Tutto il dibattito sembra vertere sul fatto che a questo indegno personaggio doveva essere garantito il diritto di parlare e che De Magistris, antidemocratico, glielo ha impedito.
Forse mi sono perso qualcosa: le democrazie non impediscono di parlare quando per il cosiddetto ordine pubblico c’è un rischio o quando fa comodo a chi comanda? Non si annullano trattati, non si sospendono principi, finanche costituzionali, per la stessa ragione? Non è notizia di questi giorni che sia in Germania ( credo ancora democratica) sia in Olanda ( tra le democrazie più storiche) addirittura si impedisce a ministri e capi di stato ( in questo caso turchi) l’uso di aeroporti e piazze per fare propaganda ritenuta antidemocratica?
Devo dedurre che in questo caso il fatto che Salvini inciti all’odio faccia comodo a qualcuno o rappresenti al meglio la democrazia in questo Paese. Ancora, se Salvini merita il diritto democratico di incitare all’odio razzista, come mai non ci sono alla fine le solerti autorità di questo stato ad attenderlo per perseguirlo anche penalmente? Immagino che queste domande saranno democraticamente inevase in questo Paese dove il presidente della FGCI è uno che non risparmia frasi aberranti contro i neri e le donne, dove un senatore della Repubblica dà dell’orango ad una sua collega ministra etc., etc.
Queste domande spingono ancora di più le mie certezze su dove sono le ragioni e dove i torti. È dal punto di vista umano che ai miei occhi e a quelli dei miei fratelli e sorelle immigrati il sindaco De Magistris si staglia positivamente. È stato l’unico a definire senza mezzi termini il barbaro Salvini per quello che è: un fascistoide razzista. Il resto sono parole al vento.
Se c’è un errore che ha fatto è stato quello di non dare seguito al nostro appello di riempire una piazza di Napoli in nome dell’accoglienza, lontana dal ring organizzato ad arte da Salvini. Di questo però se ne potrà discutere.
Per finire, non ho bisogno di vantare oltre vent’anni di impegno dalla parte degli ultimi né l’aver promosso con la mia associazione la migliore risposta che Napoli ha dato al razzista Salvini aprendo il San Carlo a 1300 immigrati il 28 febbraio scorso, chiedo solo alla gente di buon senso una riflessione seria che abbia a cuore l'umanità.

Gianluca Petruzzo
della Corrente Umanista Socialista e resp. nazionale dell’Associazione 3 Febbraio

AllegatoDimensione
La Repubblica 2017 marzo 13 - Napoli - Gianluca Petruzzo, lettera di solidarietà a De magistris, contro Salvini - RIQUADRO 5.jpg741.06 KB