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Dignità e libertà per gli immigrati!
No a blitz e rastrellamenti della polizia
Stazione di Milano. 2 maggio ore 14.30 circa, viene chiusa la metropolitana e i varchi d’accesso ai treni. Scatta il blitz della Questura: trecento agenti, blindati a chiudere le vie di fuga, un pullman per trasportare gli «irregolari», cinofili, poliziotti a cavallo e perfino un elicottero. Bilancio: 52 immigrati in Questura per le verifiche sui documenti, ma nessuna denuncia. Anzi, alcuni ottengono il permesso di soggiorno. È così, infatti, che hanno scoperto di avere ottenuto, dopo un iter durato mesi, lo status di rifugiato. Si è trattato di un fatto grave: un vero e proprio rastrellamento.
Centro storico di Roma. Ieri pomeriggio blitz dei vigili urbani. Gli ambulanti africani vengono circondati sul ponte Fabricio dell'Isola Tiberina. Tutti scappano. Un'ora dopo Niam Maguette, senegalese di 54 anni si accascia e muore. Per i medici dell'ambulanza è infarto. Gli amici di Niam accusano «È stato investito dai vigili in borghese in motorino». A decine si riuniscono per protestare, c'è molta rabbia. Racconta Jackson «Non si può morire così per portare qualche soldo a casa. Non abbiamo lavoro e ci resta solo questo». Maguette in Italia da oltre 20 anni, aveva due figlie e il resto della famiglia in Senegal, da dove era tornato da un mese fa.
Siamo vicini ed esprimiamo la nostra solidarietà alla famiglia e alle persone care di Niam, chiedendo con loro verità e giustizia. Morire in questo modo è disumano e ingiusto; essere trattato come un pericoloso delinquente. Niam come tanti altri, considerati “abusivi”, cercano solo di vivere. Può una vita essere “abusiva”? Per lo Stato italiano, sì. Ci sono vite che non si vogliono vedere ed accogliere. Facile usare parole come degrado o illegalità, la verità è che è degradante e inumano sguinzagliare la polizia per dare la caccia a persone innocenti con la loro dignità, non certo per stanare pericolosi mafiosi, assassini o terroristi.
Approvato il decreto Minniti/Orlando eccone l’applicazione: blitz e rastrellamenti. Operazioni queste che non assicurano la sicurezza di nessuno. Così si criminalizzano solo gli immigrati e cresce l’odio e la paura.
Nel denunciare tutto questo siamo più convinti invece che debba crescere e espandersi l’impegno in favore dell’accoglienza e della solidarietà umana. Ognuno in prima persona può essere interprete di dialogo, di incontro e pacificazione contro le divisioni e il razzismo. Facciamo appello alla gente solidale, agli antirazzisti a reagire per costruire insieme una società libera aperta e solidale e per chiedere l’immediato ritiro del decreto Minniti/Orlando e di tutte le leggi ingiuste.
Chiunque ha a cuore l'umanità si schieri!
Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio"
Web: www.a3f.org - Mail: napoli@a3f.org
Tel: (+39)3283863982.
Twitter: @Ass3Febbraio ; FaceBook: Ass3Febbraio
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