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Con Ousmane Sylla, morto nel CPR di Ponte Galeria (Roma). Difendiamo la vita. Contro lo stato assassino

Con Ousmane Sylla,
morto nel CPR di Ponte Galeria (Roma)

Difendiamo la vita
Contro lo stato assassino

Domenica 4 Febbraio, Ousmane Sylla, 22enne Guineano, si è impiccato nel Centro di Permanenza e Rimpatrio di Ponte Galeria (Roma), dove era rinchiuso.
Ousmane ha lasciato sul muro della sua cella un messaggio commovente e una denuncia forte delle condizioni disumane in cui si trovano le nostre sorelle e i nostri fratelli, rinchiusi nei lager di Stato per il solo fatto di essere immigrati.

In Italia, chi arriva da lontano in cerca di una vita migliore, e non ha commesso reati, ha meno diritti di un criminale condannato: per mesi, Ousmane, come tanti altri, è stato detenuto in un posto peggiore di qualunque carcere, dove non ha potuto parlare neanche con un avvocato.

Da più di 25 anni denunciamo i campi di detenzione per immigrati, istituiti dal centro-sinistra di Prodi, con la legge Turco-Napolitano.
Oggi, la guerra agli immigrati/e sta toccando livelli di nuova barbarie con il governo di Meloni e Salvini, che ha prolungato i tempi di detenzione fino a 18 mesi e promette di edificare altri lager.

Accogliere altri esseri umani come noi, e il modo in cui li accogliamo, dice che tipo di persone scegliamo di essere, chiama in causa la nostra umanità.

Ancora una volta, perciò, ci uniamo alle nostre sorelle e fratelli che cercano libertà e giustizia, e alle realtà e persone solidali, contro gli stati e chiunque opprime e nega l’umanità.

No ai cpr, nuovi lager di Stato
Libertà di circolazione e accoglienza umana per tutte/i
Soggiorno per tutti/e senza condizioni

06/02/2024

Associazione antirazzista interetnica “3 Febbraio”
Web: www.a3f.org- email: napoli@a3f.org
Tel: Napoli 3201848181 – Bologna 3475227729 - Genova 3474217649
Tel: Roma 064452730 - Firenze 3312980456 – Palermo 3391925483

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con Ousmane Sylla - presa di posizione A3F.pdf71.93 KB