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Care amiche e cari amici,
Ieri, sabato 19 Marzo, si è svolta a Napoli la festa interetnica per i vent’anni dell’A3F, ospitata della Fondazione G.B. Vico, e realizzata grazie al generoso contributo di tante e tanti che hanno prestato gratuitamente la propria opera e hanno contribuito, anche finanziariamente.
(A questo link, il volantino dell'iniziativa: http://www.a3f.org/it/content/ventennale-della3f-napoli-vingt-ans-de-la3...)
Buona la partecipazione. Numerosi i messaggi di saluto ricevuti da chi non ha potuto essere presente.
Dopo le analoghe iniziative (ad esempio, quella svoltasi a Genova), anche questa è stata un’occasione per tenere un’assemblea in cui abbiamo ricordato chi siamo e discusso di cosa vogliamo essere.
Nella introduzione, Gianluca Petruzzo ha ricordato cosa ha significato la manifestazione del 3 Febbraio 1996, promossa quello che allora era Socialismo Rivoluzionario (e che oggi è La Comune Umanista Socialista); la novità di una manifestazione in cui le immigrate e gli immigrati erano protagonisti attivi, non oggetto di assistenza; l’indipendenza di un corteo e di un progetto osteggiati dalle forze politiche di sinistra (in primis, la dirigenza di Rifondazione Comunista); la novità dell’idea di solidarietà interetnica. Ha parlato dell’importanza di questi vent’anni, dell’aver vinto tante lotte proprio per il fatto di non essere partiti dalle lotte, ma dalle persone e dai valori, e di come ciò ci ha permesso di superare gli ostacoli e di correggere i nostri errori. Dell’importanza che ha avuto il non venir meno ad una bussola morale, anche laddove ciò ha significato camminare da soli. Di quanto è stato importante prendere posizione, al fianco degli ultimi che sono i primi, per la pacificazione, la dignità e la libertà delle donne e degli uomini, contro le guerre e il terrorismo e contro il maschilismo e il razzismo (che sono molto presenti anche tra gli immigrati); di quanto è stato fondamentale chiedere lo stesso rigore alle nostre sorelle e ai nostri fratelli, senza paternalismi.
Gli interventi hanno ribadito e approfondito questi temi: i fratelli profughi, le sorelle immigrate, gli avvocati solidali, le compagne e i compagni della Comune, che si sono alternati al microfono, hanno ribadito l’influenza positiva che ha avuto nelle loro vite un’associazione che li ha resi protagonisti in quanto esseri umani (e non solo perché erano “utili” e produttivi), spronandoli alla responsabilità e all’intransigenza morale, e come questo ha loro permesso di divenire persone migliori. Tutti hanno ringraziato l’associazione, e hanno invitato i presenti a sostenerla. Molti hanno raccontato episodi e momenti di incontro, conoscenza reciproca, lotte (le discussioni e le prese di posizione contro l’ISIS; le sanatorie degli anni ’90 e degli anni 2000; la cooperazione internazionale in Benin; la controinformazione a Rosarno; la solidarietà ai fratelli attaccati dalla camorra a Castel Volturno; le lotte riuscite per la casa e contro la schiavitù a Sant’Antimo; la vittoriosa campagna per il permesso umanitario ai profughi giunti dalla Libia nel 2011; le battaglie contro il malaffare della falsa solidarietà , e per un’accoglienza dignitosa ai richiedenti asilo, a Terzigno, a San Giuseppe Vesuviano, contro l’ARCI a Casoria; la solidarietà interetnica agli ambulanti; i tanti cortei del 1° Maggio; i convegni e i congressi; gli incontri nelle scuole e nelle università; le pubblicazioni; le azioni legali; ecc.). È stato affermato, in particolare dalle compagne e i compagni della Comune, l’importanza di partire dalle persone e dalle idee, e la responsabilità di non limitarsi a cercare la gente migliore, ma di diventare persone migliori noi stessi.
Nelle conclusioni, Pierluigi Umbriano ha ripreso e commentato gli interventi, sottolineando come da essi emergano i punti di forza dell’A3F. In primis, l’avere come punto di partenza il protagonismo diretto delle sorelle e dei fratelli, basato su alcuni valori di fondo: la libertà, la dignità umana, la fratellanza interetnica, la ricerca della pacificazione. Di come sia importante avere un’associazione che offre ambiti dove confrontarsi insieme, persone di etnie e culture diverse, senza razzismi né paternalismi, su temi quali il maschilismo o il terrorismo. Che il suo migliore contributo la nostra associazione lo dà non tanto nell’offrire assistenza o nel portare avanti rivendicazioni (cosa che pure abbiamo fatto, e parecchio, in questi decenni), ma nell’offrire alle persone, innanzitutto alle sorelle e ai fratelli immigrati, la possibilità di crescere e di sviluppare una migliore coscienza di sé assieme agli altri, seguendo quell’indirizzo morale e quell’indipendenza, anche economica, che ci contraddistinguono. Sono questi i principi che ci hanno sostenuto, soprattutto nei momenti difficili, e che dobbiamo riaffermare e rilanciare con maggiore forza in futuro.
In allegato, una bella composizione fotografica dell'assemblea, realizzata dalle amiche e gli amici del Gruppo Archeologico Terramare 3000 (www.terramare3000.it)
Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio" – Napoli
Web: www.a3f.org - Mail: napoli@a3f.org
Tel: 3465708065.
Twitter: @Ass3Febbraio ; FaceBook: Ass3Febbraio
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Ventennale A3F a Napoli - foto del Gruppo Archeologico Terramare 3000.jpg | 88.58 KB |
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