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Primo Marzo: Quale libertà per chi la pensa diversamente?

Scriviamo per denunciare un episodio vergognoso di attacco e di censura verso l’associazione Antirazzista Interetnica 3 Febbraio che da anni si batte contro il razzismo ed è in prima fila nelle lotte dei fratelli e delle sorelle immigrati (ultima è quella che ci vede impegnati a Sant'Antimo contro lo sgombero di 40 immigrati da parte del comune).
Abbiamo partecipato con la nostra associazione al corteo di Napoli nelle forme che abbiamo ritenuto opportune e cioè senza aderire, ma portando il nostro punto di vista per far riflettere chi lo volesse.

A proposito dello sciopero dei migranti del Primo Marzo

La giornata del Primo Marzo si presenta confusa nelle forme e nei contenuti. Gli stessi organizzatori non hanno una piattaforma chiara.
Dalla lettura del loro manifesto diffuso finora ci siamo fatti un’idea: i contenuti e soprattutto la logica che li sostiene ci vedono fortemente contrapposti.
Il nostro antirazzismo è in netta alternativa a quello del comitato organizzatore. Questo non parte minimamente dalle esigenze, dai bisogni e dall’umanità ricca e complessa dei nostri fratelli e delle sorelle immigrate in Italia. Non favorisce e non promuove il loro protagonismo.

Perché a pagare dobbiamo essere sempre noi immigrati?

Paghiamo milioni di euro di contributi INPS senza che ci riconoscono il diritto al soggiorno (vedi l’ultima regolarizzazione). Paghiamo gli affitti più alti e siamo primi in graduatoria riguardo agli infortuni sul lavoro. Paghiamo tutti per le colpe di pochi e siamo noi a pagare per le menzogne che i giornali scrivono su di noi.

Napoli: Presidio di solidarietà con i fratelli di Rosarno

L'Associazione 3 Febbraio di Napoli parteciperà domani, sabato 16 Gennaio, al presidio di solidarietà con i fratelli e le sorelle immigrati di Rosarno che si terrà in Piazza del Gesù a Napoli a partire dalle ore 11.00.
La scorsa settimana a Rosarno una parte degli abitanti del paese ha organizzato azioni razziste di rappresaglia dopo che gli immigrati presenti nella zona e impiegati come braccianti in condizioni di semi schiavitù si erano ribellati alle continue aggressioni subite, culminate nel ferimento di due fratelli a colpi di arma da fuoco giovedì 7.

Solidarietà con gli immigrati di Rosarno

Rosarno, gennaio 2010Ieri migliaia di immigrati sono scesi in piazza a Rosarno per reagire all’ennesimo atto di violenza razzista. Degli sconosciuti probabilmente dei malavitosi, la sera prima avevano ferito alcuni immigrati. La voglia di voler affermare la propria dignità, il rispetto della propria vita e la rabbia sono le ragioni alla base della reazione degli immigrati, la quale ha visto anche alcuni episodi di violenza, che condanniamo, ma che non offuscano e annullano quelle vere e profonde ragioni.