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Rosarno. Soldini [Cgil]: «Il sindacato denuncia da tempo la situazione»

Rosarno. Soldini [Cgil]: «Il sindacato denuncia da tempo la situazione» - «Quello che sta accadendo a Rosarno è il prodotto di una situazione delicata che, come sindacato, stiamo denunciando da tempo, a cui si è sommata la provocazione di un gruppo di teppisti». Così Piero Soldini, responsabile immigrazione della Cgil commenta la rivolta dei lavoratori immigrati che in queste ore sta scolvolgendo la cittadina di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, e scatenatasi nella giornata di ieri quando un immigrato è stato colpito da un colpo esploso da un’arma ad aria compressa in via Nazionale, sulla Ss 18 a Gioia Tauro.
«La situazione di Rosarno e di altre zone del Paese – dice Soldini – in cui gli immigrati, regolari e irregolari, vengono impiegati nella raccolta di prodotti agricoli, che siano pomodori, olive, arance, e fatti vivere in condizioni pietose, l’abbiamo denunciata con diverse manifestazioni ed è un fenomeno conosciuto da tempo». Secondo Soldini la «situazione non si può assolutamente risolvere solo con l’intervento repressivo della polizia come sta avvenendo in queste ore». Per il sindacalista «sono due gli aspetti su cui bisogna lavorare. Innanzitutto non esiste una normativa che permetta a questi lavoratori di difendersi dai caporali e dal mercato del lavoro irregolare. Noi, con una manifestazione a Foggia nel 2006, abbiamo chiesto l’estensione per questi lavoratori dell’art.18. Il governo Prodi aveva preparato un disegno di legge che raccoglieva in parte le nostre richieste, ma è rimasto nei cassetti del parlamento. E anche oggi – aggiunge – ci sono delle proposte di legge su queste tematiche che non riescono ad avere seguito».
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