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Rivolta dei migranti di Rosarno dopo il ferimento di due persone - Un centinaio di migranti hanno protestato a Rosarno e Gioia Tauro, nel Reggino. Hanno bloccato la strada statale 18 tra i due comuni e l’uscita Rognetta, vicino due fabbriche dismesse dove vivono accampati. L’episodio che ha scatenato la rivolta è il ferimento di due migranti con un pallino esploso da un fucile ad aria compressa. Dopo l’accaduto i migranti hanno iniziato a riversarsi sulle strade colpendo le auto bloccate sulla SS18 con sassi.
A protestare sono migranti, in prevalenza africani, che lavorano come braccianti agricoli e che fanno parte della colonia che vive in disastrose condizioni igienico-sanitarie in una fabbrica in disuso di Rosarno e in un immobile dell’ex Opera Sila a Gioia Tauro.
Centinaia di auto sono state danneggiate, cassonetti dei rifiuti rovesciati in mezzo alla strada e ringhiere divelte. ” E’ il frutto di un clima di intolleranza xenofoba e mafiosa che non riguarda ovviamente la popolazione di Rosarno, giustamente allarmata per la situazione di tensione che si è determinata con la rivolta degli extracomunitari sfruttati, derisi, insultati e ora, due di loro, feriti con un’arma ad aria compressa – ha detto in serata il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero – Auspico che dal ministero dell’interno arrivi una forte iniziativa che tutelando i cittadini di Rosarno, perché sono intollerabili gli atti di vandalismo, tuteli anche quei tanti disperati contro cui per la seconda volta si è indirizzata la violenza criminale. Il fuoco della rivolta, sebbene va condannata ogni forma di violenza, nasce da queste premesse. Per questo mi auguro, intanto, che la rivolta rientri al più presto. E subito dopo, al di là delle singole responsabilità, che qualcuno finalmente si occupi di questa massa di lavoratori costretti a vivere in condizioni disumane”.
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