Acasă

Bismillah (L'altro e me)

L'altro e me
Bismillah

Vi racconto i miei altri

tanto diversi altri

mia madre, la prima ad esser altra

dopo esser stati la stessa cosa, tanti mesi

mio padre, altro

le mie sorelle, altre

la mia sposa, altra

i mie figli, altri

talvolta sono altro da me stesso, nessuno è uno solo

e non son certo di conoscerli tutti i miei altri, di amarli tutti.

Poi c'è l'altro che abita nell'altra casa

quello che lavora nell'altro ufficio

nell'altra classe studia

per l'altra squadra tiene

l'altro partito vota

un'altra lingua parla

un altro passaporto porta... se lo porta

un altro Dio adora?

Un'altra religione segue!

l'altro è quello che ha l'erba più verde?

L'auto più grande?

Lo stipendio migliore?

L'altro che invidio, rispetto, considero, stimo

o l'altro è l'ultimo, quello che è sbarcato ieri l'altro,

che non ha mai fatto male a nessuno ma che ha un'irrefrenabile impulso a nascondersi davanti ad una divisa, un'auto blu e bianca...

mentre quelli che han fatto, e tanto, e male, fan leggi per non essere disturbati,
e si attribuiscono onore che non hanno mai avuto... gli onorevoli, non tutti , molti, troppi

l'altro è quello che vive in una roulotte

che ruba i bambini, ZINGARO!

l'altro che ha la faccia da stupratore

anche se non lo ha fatto,

con quella faccia poteva farlo!

l'altro che se non è terrorista poco ci manca...

che più o meno son tutti bin laden quelli lì.

L'altro che i cinesi sono tutti uguali

che i neri puzzano

che gli ebrei hanno ammazzato Cristo

che i sudamericani son tutti ladri

che le africane tutte mignotte

L'altro ha una suite di cartoni

un letto di stracci,

l'altra ha un guardiano feroce e avido

che la sbatte in una strada di notte,

ha clienti bestiali

ha un bambino che non sa.

L'altro ha un fornitore presente, pressante e spietato

una siringa già usata

una malattia che avanza.

L'altro un caporale senza cuore

ha un campo da raccogliere,

quando ce l'ha

ha un ufficio stranieri stolido

una famiglia lontana.

L'altro ha un pena da scontare

un secondino incattivito

un foglio di via che gli pende addosso

una bottiglia che si svuota sempre.

L'altro ha un letto che lo DEVE contenere

ha dei farmaci che DEVE prendere

ha un pannolone che DEVE portare

ha una sedia su cui DEVE star seduto

ha un mondo di colori che non PUO' vedere

ha una mondo di parole che non PUO' pronunciare

ha un concerto di suoni che non PUO' godere

ha solo pochi anni che gli rimangono da vivere

l'altro è nella tomba e sta davanti alla sua vita

che altro sarò io per tutti quanti?

Hamza Roberto Piccardo