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Solidarietà ai rom del campo di Cupa Perillo, a Scampia (Napoli)

Esprimiamo solidarietà alle persone che hanno perso la casa a causa dell’incendio divampato, domenica 27 agosto, nel campo rom di Cupa Perillo, nel quartiere Scampia, a Napoli, e che lottano contro lo sgombero.

La Procura della Repubblica di Napoli aveva già ordinato il sequestro e lo sgombero del campo per l’11 settembre. Agli abitanti non è stato offerto alcun posto dove andare.

Quali che siano le cause dell’incendio, esso sembra far comodo a certe persone, anche perché una bretella stradale in via di completamento dovrebbe passare dove si trova adesso il campo.
Troviamo che sia disumano e fascistoide il comportamento di quei giornalisti e di quei politici, come il presidente della Regione, De Luca, i quali, invece di solidarizzare con le vittime dell’incendio, hanno invocato lo sgombero degli abitanti, e sostengono che i rom avrebbero dato fuoco alle proprie case.

Al contrario, vanno lodati quegli abitanti del campo, i quali, con l’aiuto di persone e associazioni solidali, hanno contenuto l’incendio, mentre i vigili del fuoco tardavano.

Esprimiamo solidarietà alle persone rom e alle associazioni, come “Chi Rom e chi no”, che si sono unite nel Comitato “Abitare Cupa Perillo”, e che da un mese si mobilitano per spingere il Comune di Napoli a trovare una soluzione abitativa nel rispetto della dignità umana, per i rom così come per gli italiani, senza lasciarsi intimidire dalle numerose minacce che in questi giorni sono indirizzate agli abitanti del campo. Italiani e rom insieme, hanno uno stesso slogan: “Nessuno escluso!

Per anni, le istituzioni locali sono state incapaci di fornire alle persone rom, di Scampia e di altri quartieri, così come a tanti italiani, soluzioni abitative degne, a norma, e soprattutto rispettose delle volontà e delle esigenze dei diretti interessati. In effetti, anche a giudicare da sistemazioni come quella recentemente realizzata a Via del Riposo, vicino al cimitero di Napoli, dopo lo sgombero del campo di via Gianturco, pare che per le istituzioni napoletane le persone di etnia rom debbano essere considerate buone solo a vivere in container, raggruppati secondo criteri etnici, e isolate dal resto della popolazione.

Anche per questo, quella del Comitato “Abitare Cupa Perillo” è un’esperienza di valore. E ciò tanto più in un contesto così degradato, in cui gli immigrati e i profughi sono di fatto condannati a morte, e in cui le persone solidali vengono represse e insultate (come è accaduto alle ONG che salvavano le vite in mare, o a tante persone solidali, come don Biancalani a Pistoia). Anche l’accoglienza della trentina di sfollati del campo, ospitati nel vicino Auditorium "Fabrizio De André", è stata possibile grazie all’impegno delle associazioni di Scampia.

La vita e le scelte delle persone non devono essere sacrificate alle logiche del profitto o di giochi politici!

Ogni essere umano ha diritto a vivere dignitosamente: invitiamo tutte le persone di buona volontà a solidarizzare con le nostre sorelle e i nostri fratelli, immigrati e rom, e a unirsi in una lotta comune, anche in vista della manifestazione nazionale che si terrà il 7 Ottobre a Roma.

Chiunque ha a cuore l’umanità si schieri!

Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio" - Napoli
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