Siria e Turchia, in milioni non hanno più una casa. Accoglienza per tutti!

Siria e Turchia,
in milioni non hanno più una casa

Accoglienza per tutti!

Il 6 febbraio un terremoto fortissimo ha devastato intere zone della Turchia e della Siria. Decine di migliaia i morti, milioni gli sfollati.

Si tratta di un disastro naturale, ma aggravato dalla politica: che ha autorizzato costruzioni con materiali scadenti, che ha inviato i soccorsi in ritardo (come in Turchia), che pretende di sequestrare gli aiuti umanitari per dirottarli solo su alcune zone (come in Siria).
A questo si aggiunge il dramma della guerra, con il massacratore Assad che neanche davanti alle macerie ha smesso di bombardare il popolo siriano, già martoriato da oltre dieci anni dopo la rivoluzione della gente comune soffocata nel sangue.

Di fronte a quest’emergenza è prevedibile che milioni di persone sceglieranno di partire alla ricerca di luoghi più sicuri in cui vivere.

È possibile e doveroso accogliere i nostri fratelli e le nostre sorelle, lo diciamo perché lo pratichiamo tutti i giorni: conoscendoci, sostenendoci, unendoci.

Tutt’altro dall’accoglienza di Stato, fatta di filo spinato, di numeri programmati e respingimenti; come nel caso di un’Unione europea sempre più razzista e ogni giorno più pronta a costruire muri.

Per noi l’accoglienza inizia col protagonismo di ciascuno nella vita di tutti i giorni, fa bene tanto a chi la riceve quanto a chi la offre, ed è una strada per costruire ambiti di convivenza in società sempre più violente e disgregate.

15/02/2023

Associazione antirazzista interetnica “3 Febbraio”
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