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Sant'Antimo (NA): Settimo giorno fuori casa

Siamo ormai al 7° giorno fuori casa e le soluzioni da parte delle istituzioni sono nulle.
Misuriamo l'inconcludenza della politica, la sterile propaganda e l'irresponsabilità che va dal Sindaco, il quale ritiene che non vi è un'emergenza per le persone di via Sambuci, fino alla Prefettura quale organo del governo, che non è in grado di proporre nessuna soluzione.
Se gli immigrati non sono per strada è perché si è attivata una solidarietà diretta e autorganizzata, cioè essi sono ospitati nelle case di altri fratelli immigrati e nella casa canonica di Sant'Antimo.
Ieri abbiamo tenuto a un'assemblea molto partecipata per la manifestazione del 6 marzo e la petizione a sostegno degli immigrati di via Sambuci. Abbiamo registrato una grande disponibilità da parte del parroco ad essere con noi in piazza e ad organizzare la preghiera interreligiosa ed il pranzo comune che faremo il 6 marzo per le strade di Sant'Antimo. Forte è anche la disponibilità dei giovani di Sant'Antimo che stanno coinvolgendo le scuole del posto.
L'iniziativa del 6 marzo quindi si presenta come una giornata di grande partecipazione e di solidarietà e sarà la prova di tutto quello che abbiamo costruito in questi mesi.
Speriamo che in questi giorni crescano sia lo schieramento concreto che la risonanza dell'iniziativa. Abbiamo avuto contatti con l'Associazione Libera la quale si è data disponibile a sostenere la petizione che chiede la destinazione dei locali confiscati alla criminalità ad uso sociale a favore degli immigrati di via Sambuci.
Invitiamo tutti a far pervenire le adesioni alla manifestazione e alla petizione all'indirizzo dell'Associazione 3 Febbraio: napoli@a3f.org.

Conituiamo a unirci e a diffondere la nostra solidarietà!