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Forcella (Napoli). Perché dover morire per vivere

Perché dover morire per vivere

Il dolore per i nostri fratelli del Bangladesh morti a Forcella è tanto, così come la rabbia di sapere che non sono gli unici e non saranno gli ultimi. Oggi si commemora un lutto, la morte, ma è bene interrogarci sulla vita di ognuno di loro e di noi tutti. Perché persone bisognose, dopo viaggi in cui vivono sofferenze indicibili per trovare salvezza, giungono nelle nostre terre e vengono maltrattati in questo modo? Sfruttamento, condizioni abitative disumane e razzismo uccidono le persone e le loro speranze.

A questo scempio, però, non possiamo soccombere altrimenti anche il sacrificio di Afsar, Altaf e Babul sarà in vano. Vogliamo reagire con umanità, dignità, solidarietà unendoci con la gente di buona volontà affinché gli esseri umani siano rispettati, accolti e liberi di vivere.

Anche in questa città, da tempo, siamo impegnati perché i bisognosi abbiano diritti. Tra questi gli immigrati sono quelli più attaccati perché dimenticati o offesi. La Napoli vetrina, quella di una cartolina sempre più sbiadita, quella che conta gli arrivi in numeri e si bea di masse anonime che fluiscono nella città senza lasciare traccia se non per le già ricche tasche dei soliti noti, fa dimenticare la vita di chi realmente con i propri sogni, con le fatiche quotidiane e con l’amore ne costituisce la parte migliore.

Da Scampia a Forcella passando per disastri annunciati e coperti o rimossi da tutte le istituzioni della città siamo di fronte al fatto che la nostra vita è a rischio ogni giorno.

È ora di dire basta!

Uniamoci per la vita, per la dignità e l'accoglienza per tutti e tutte
Mai più dover morire per vivere

Associazione antirazzista interetnica “3 Febbraio”
Web: www.a3f.org- email: napoli@a3f.org
Tel: Napoli 3201848181 – Bologna 3475227729 – Genova 3474217649
Tel: Roma 064463456 – Firenze 3312980456 – Palermo 3391925483

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