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Ero straniero e... ci sono rimasto! Riflessioni sull'indegna fine dello ius soli in Parlamento

Cari amici e amiche,

la tristezza per l'indegna parabola della questione dello ius soli ci spinge a riflessioni profonde sul senso dell'accoglienza umana e dell'impegno solidale e antirazzista.

Il triste spettacolo della politica (nessuno escluso, compreso chi a sinistra o “più a sinistra” fino a ieri ha governato con maggioranze più ampie e nulla ha fatto) si dà mentre il governo italiano annuncia la prossima missione di pace, in realtà di guerra e di controllo, in Niger e mentre il neocancelliere austriaco Kurz minaccia di spaccare l'Europa proprio sulla questione delle quote di accoglienza.
Di fronte all’umanità che è in cammino si risponde con le chiusure, e lo stesso progetto di Europa, compromesso fin dalla nascita, lascia così intravedere una fine rovinosa più o meno prossima. Nelle stesse società statali nazionali, le cose non vanno meglio visto che, come è il caso dell'Italia, più che preoccuparsi del neofascismo che cresce e dar vita a misure di civiltà, il governo affossa forse l'unica legge in questa legislatura che avrebbe guardato alla storia e al mondo.

Con buona pace dei razzisti, l'Italia come tutte le società nel mondo è già multietnica. Quello che dovrebbe sancire un diritto di giustizia è già la realtà della vita quotidiana in questo Paese. Le centinaia di migliaia di persone nate qui rappresentano già una parte importante di una nuova identità che si va costruendo.
Negare finora il diritto alla cittadinanza a queste persone è solo una forma di cattiveria e ignoranza. Allo stesso modo i muri e le frontiere, le missioni di guerra e di controllo che non freneranno il bisogno umano di vivere e spostarsi nel mondo.

La nostra riflessione quindi è un invito a ritornare all'umanità concreta, ad unirci e impegnarci giorno per giorno per l'accoglienza, per cambiare nel concreto le relazioni umane e improntarle a principi e valori di una società libera aperta e solidale.

Di qui vogliamo promuovere una riflessione seria anche nei tanti che si sono impegnati in campagne che hanno concesso alla politica sempre l'ultima parola, che addirittura hanno appoggiato governi o settori di politici in nome del fatto che a decidere sono le istituzioni. Laddove c'è troppa ingenuità ci sentiamo di suscitare, con gli argomenti che sono sotto gli occhi di tutti, una maggiore attenzione e la giusta scaltrezza; laddove ci sono invece interessi, ed è il caso di tante e troppe realtà che a sinistra o nel volontariato dicono di impegnarsi per i diritti, facciamo appello a che cambino strada subito, pena la frustrazione dei propri intenti o una vera e propria complicità con la squallida politica.

Lo ius soli lo guadagneremo promuovendo protagonismo diffuso, attivo, autorganizzato e indipendente dalla politica, di tutti coloro che vogliano questo diritto. Lo guadagneremo unendo le forze e schierandoci sempre a fianco di tutti, cioè di chi è nato qui come di chi arriva ora, per i diritti di ognuno.

La nostra accoglienza è per tutti, perché se un diritto è solo per alcuni diviene sicuramente un privilegio fomentando separazioni, lacerazioni e conflitti.
Con maggior forza e contro ogni tentazione di abbattimento a cui questa vicenda può portare, ci impegneremo giorno per giorno come da più di vent'anni avviene.

Chiunque ha a cuore l'umanità si schieri!

ASSOCIAZIONE ANTIRAZZISTA INTERETNICA "3 FEBBRAIO"
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