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DUE IMMIGRATI FERITI A CASTELVOLTURNO: È UN’ESECUZIONE RAZZISTA

cari amici e amiche,
quello che è avvenuto a Castelvolturno ci riporta alla memoria pagine tragiche che hanno funestato la vita delle comunità immigrate.
Fortunatamente i due ragazzi ora in ospedale non sono in pericolo di vita, ma questo non stempera l'indignazione per quello che è successo.
Mentre purtroppo la disinformazione dei media si affanna a confondere colpevoli e vittime, vogliamo fare chiarezza grazie alle notizie dirette avute dai nostri fratelli delle comunità di Castelvolturno e dagli amici solidali che operano nella zona. Sappiamo ora che è stata una vera e propria esecuzione, cosa davvero allarmante e pericolosa. C'è bisogno di reagire al razzismo giorno per giorno e c'è bisogno di sostenere con forza le persone che oggi sono vittime di questa violenza e tutti coloro che vogliono reagire. Dobbiamo impegnarci insieme per la verità e la giustizia e perché questo ennesimo crimine razzista non rimanga impunito.

Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio"
Tel: 3465708065
Mail: napoli@a3f.org
Web: www.a3f.org

Di seguito, il testo del nostro volantino:

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DUE IMMIGRATI FERITI A CASTELVOLTURNO: E’ UN’ESECUZIONE RAZZISTA

Nulla può giustificare il fatto che due esseri umani, immigrati dalla Costa D’Avorio ora sono in ospedale feriti da un arma da fuoco. A Pescopagano, comune della provincia di Caserta, vicino al più tristemente noto Castelvolturno, la sera di domenica 13 luglio due italiani hanno sparato a due immigrati. E’ stata una vera e propria esecuzione razzista. Infatti gli italiani, proprietari di una impresa di vigilanza e di una rivendita di bombole del gas, erano già noti per episodi del genere. Sono prima arrivati ad un alterco con il ragazzo ivoriano che aveva l’unica colpa di recare con sé una bombola, accusandolo di furto. Alla reazione di quest’ultimo i due, padre e figlio, sono andati a prendere nella loro casa le armi per sparare. Hanno così lasciato sull’asfalto due persone di cui una giunta al momento della prima colluttazione per cercare di mettere pace. A questa violenza è seguita la rivolta di decine di immigrati che hanno dato fuoco alle macchine dei due criminali. E’ un gesto comprensibile per la rabbia e la tensione di quegli attimi, ma non siamo d’accordo. Siamo però convinti che non vanno trasformate le vittime in colpevoli. Da un lato ci sono due persone finite in ospedale, anni di vessazioni contro la comunità degli immigrati, tanti ricorderanno la strage che avvenne a Castelvolturno nel 2008 dove un commando della malavita uccise 5 africani, dall’altra l’ennesima espressione del razzismo criminale spesso tollerato e lasciato impunito specie in zone come questa. Gli stessi aggressori sono infatti noti per essere in odore di camorra. E’ la vita degli immigrati ad essere permanentemente messa a rischio. Migliaia di loro sono costretti a lavorare in condizioni di semischiavitù e a tollerare violenze ed insulti di ogni tipo. I commenti di queste ore rimuovono una situazione invivibile che dura da anni, i diritti negati a migliaia di rifugiati uomini, donne e bambini che a Castelvolturno e dintorni trovano accoglienza grazie alle proprie comunità non certo agli enti pubblici. Sono questi i bersagli preferiti delle violenze. Ora, sparuti gruppi di razzisti inscenano proteste per far passare in secondo piano la violenza e il crimine commesso dai proprio sodali. Non possiamo tollerare tutto questo. Pensiamo sia necessario l’unione della gente solidale e antirazzista per difendere la vita delle persone immigrate; per affermare valori di pace e solidarietà, autodifesa e protagonismo innanzitutto contro la violenza razzista, prima causa di male e per prevenire inoltre le possibili riposte rabbiose prive di sbocchi positivi per la convivenza tra le persone. C’è bisogno di unire le forze, di muovere solidarietà e comprensione anche nella gente che per ignoranza non sa oppure si volta dall’altro lato. Non è con l’indifferenza che migliora la vita di ognuno.

Piena solidarietà alla comunità africana di Pescopagano e Catselvolturno, ai fratelli e alle sorelle immigrati che cercano di affermare la loro vita con dignità e coraggio. Piena solidarietà agli immigrati feriti per i quali chiediamo il soggiorno di protezione umanitaria vista la violenta aggressione subita. No al razzismo, sia fatta verità e giustizia affinché i colpevoli rispondano del loro crimine.

Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio"
Tel: 3465708065 - Mail: napoli@a3f.org - Web: www.a3f.org