Home

A proposito dello sciopero dei migranti del Primo Marzo

La giornata del Primo Marzo si presenta confusa nelle forme e nei contenuti. Gli stessi organizzatori non hanno una piattaforma chiara.
Dalla lettura del loro manifesto diffuso finora ci siamo fatti un’idea: i contenuti e soprattutto la logica che li sostiene ci vedono fortemente contrapposti.
Il nostro antirazzismo è in netta alternativa a quello del comitato organizzatore. Questo non parte minimamente dalle esigenze, dai bisogni e dall’umanità ricca e complessa dei nostri fratelli e delle sorelle immigrate in Italia. Non favorisce e non promuove il loro protagonismo.
La stessa posizione sui fatti di Rosarno ne è un esempio: gli organizzatori con una supponenza molto grave si permettono di dire che gli immigrati “hanno indirizzato male la loro rabbia” senza schierarsi innanzitutto con la loro coraggiosa rivolta.
Gli immigrati sono considerati innanzitutto per la loro utilità e ci si appella continuamente a quella stessa legalità che impedisce di regolarizzarsi, che tollera lo sfruttamento e complica la vita ai milioni di immigrati che vivono in questo paese.
Non è chiaro qual è l’obiettivo dello sciopero e non si fa accenno ad una accoglienza per tutti senza condizioni, anzi il rischio che vediamo è proprio quello che in questa confusione passi un idea per cui titolari di diritti sono solo alcuni e ad alcune condizioni. Non casualmente a questa iniziativa ha aderito con grande entusiasmo Livia Turco che ricordiamo è stata insieme all’attuale presidente della repubblica la firmataria della legge che ha istituito in Italia il numero chiuso alle frontiere e i famigerati CPT oggi CIE.
Pertanto nelle iniziative che si faranno saremo con la nostra posizione chiara: accoglienza per tutti senza condizioni e regolarizzazione generalizzata per sviluppare e la solidarietà e il protagonismo diretto. Diffidiamo di chi dice “non sono razzista però...” così come di quelli che dicono “sono antirazzista però...”: l’antirazzismo è tale se lo si afferma con coraggio e decisione affermando i diritti di tutti.
Per queste ragioni non aderiamo a tale iniziativa, ma dialogheremo con quelli che forse mossi da buona fede o da un sincero antirazzismo si impegneranno in questa scadenza. Chi vuole ragionare e sviluppare un antirazzismo coerente troverà in noi un punto di riferimento serio.

Associazione Antirazzista Interetnica 3 Febbraio