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assegni per nucleo familiare

assegni x nucleo familiareEsaminiamo ora la prestazione non pensionistica degli asse

gni per il nucleo familiare.

Ai sensi dell'art.9 della L.903/77 che fissò la parità tra uomini

e donne in materia di lavoro,fu disposto che,alternativamente

potessero essere corrisposti alla donna lavoratrice o pensio-

natacome per l'uomo.
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Quali categorie di lavoratori e pensionati ne hanno diritto?

Nel settore privato:

-lavoratori dipendenti in attività;

-disoccupati indennizzati;

-lavoratori cassintegrati;

-lavoratori in mobilità ed impiegati in lavori "socialmente utili";

-lavoratoriu assenti per malattia o maternità;

-lavoratori richiamati alle armi;

-lavoratori in aspettativa per cariche pubbliche elettive o sinda

cali;

-lavoratori dell'industria o marittimi in congedo matrimoniale;

-assistiti per tubercolosi;

-pensionati ex lavoratori dipendenti;

-caratisti imbarcati sulla nave da loro stessi armata ed armato-

ri e proprietari armatori imbarcati;

-soci di cooperative;
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-Dal 1/8/1998 spetta anche agli iscritti alla Gestione separata

dei lavoratori autonomi(collaboratori coordinati e continuativi,

ovvero i co.co.co.,venditori porta a porta,liberi professionisti);

-lavoratori assunti a part-time.
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Quali categorie del settore pubblico ne avranno diritto?

-i lavoratori e pensionati dello Stato ed aziende autonome,

delle Regioni,Comuni,Province,Enti pubblici e Sanità etc).

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Quali i soggetti lavorativi esclusi da tale prestazione?

-I piccoli coltivatori diretti per le giornate di lavoro autonomo

con cui integrano quelle di lavoro dipendente;

-i coltivatori diretti,mezzadri e coloni;

-i pensionati delle gestioni speciali per lavoro autonomo(arti-

giani,commercianti,coltivatori diretti, coloni e mezzadri).
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Chi sono coloro che ne avranno diritto?

Bisogna distinguere 2 ipotesi:

Prima ipotesi:

-lavoratori dipendenti e titolari di pensione diretta(Vo,Io,Anziani

tà ed Inabilità);

-il richiedente,il coniuge a carico non legalmente ed effettiva-

mente separato e che non abbia abbandonato la famiglia;

-i figli legittimi o legittimati e quelli equiparati (adottivi,affilia-

ti naturali,legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati

nati da precedente matrimonio dell'altro coniuge,affidati a nor-

ma di legge, nipoti viventi a carico di ascendente diretto)aven-

ti un'età inferiore ai 18 anni;

-sono equiparati agli affidati i "minori in accasamento"od in col

locamento eterofamiliare (si tratta di bambini affidati ai servizi

sociali,e collocati in una famiglia scelta da questi ultimi;

-figli ed equiparati maggiorenni inabili per difetto fisico o men-

tale nell'assoluta e permanente impossibilità di svolgere un la-

voro);

-fratelli,sorelle,nipoti del richiedente minori di età o maggioren-

ni inabili che siano orfani di entrambi i genitori e non abbiano di

ritto a pensione ai superstiti.Tali persone fanno parte del nucleo

anche se non convivono col richiedente,non siano a suo carico,

non siano residenti in Italia,qualora il richiedente sia cittadino i-

taliano o di uno Stato membro dell'Unione Europea o di altro

Stato estero con cui esista convenzione.

Non rientreranno nel nucleo i figli naturali legalmente riconos-

ciuti da entrambi i genitori ed i nipoti di ascendente diretto per

i quali è richiesta la convivenza.

ATTENZIONE!

-Il nipote in linea collaterale,formalmente affidato,sarà equipa-

rato ai figli e quindi farà parte del nucleo familiare del richie -

dente anche se sia orfano di un solo genitore o titolare di pen-

sione ai superstiti.
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Nipoti diretti e non collaterali.

La sentenza 180/99 della Corte Costituzionale ha equiparato

tali nipoti (il cui ascendente sia il nonno e non lo zio)ai figli le-

gittimi anche se non formalmente affidati.
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Quali le situazioni per il diritto alla prestazione?

-stato di bisogno,perchè non economicamente autosufficiente;

-mantenimento da parte del nonno richiedente(non avere red -

diti personali superiori alla pensione minima INPS aumentata

del 30%).Ad esempio se la pensione minima fosse di euro

258,23 + 77,47=e.335,70,pari a L.500000+150000=L.650000,

possedendo quindi un reddito sotto tale minimo.
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L'affidamento congiunto

In caso di divorzio o di separazione legale con affidamento

congiuto dei figli,il diritto all'assegno per nucleo familiare scat

terà per entrambi i coniugi affidatari.Essi potranno stabilire di

comune accordo chi debba chiedere l'autorizzazione al tratta

mento di famiglia;altrimenti prevarrà il criterio della conviven-

za per valutare accanto a quale dei 2 coniugi si sia ricomposto

il nucleo familiare.
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Seconda ipotesi:

Titolari di pensione ai superstiti

Il superstite di pensione da lavoro dipendente sarà:

-il coniuge contitolare di pensione;

-i figli ed equiparati minorenni titolari o contitolari di pensione;

--i figli ed equiparati maggiorenni inabili,anche se non contito-

lari di pensione.
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Attenzione!

Nucleo composto da una sola persona

Il nucleo familiare può essere composto da una sola persona.

Si tratterà di orfano o di vedova minorenne o maggiorenne ina-

bile titolare di pensione ai superstiti che,se rispetta i requisiti di

legge,avrà diritto all'assegno familiare per se stesso.
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Che significa vivere a carico?

Si considera a carico e cioè economicamente non autosuffi -

ciente il familiare,che ha redditi personali di ogni tipo non su

periori ad un importo determinato annualmente secondo l'indi-

ce ISTAT :Ad esempio nell'anno 2000 un reddito di e.130,66,

pari a L.253000.

Il reddito da considerare sarà quello conseguito nell'anno pre-

cedente il 1°luglio di ciascun anno.Ad esempio per gli A.N.F.

decorrenti dall'1/7/2003 al 30/6/2004,il reddito da considerare

sarà quello del 2002.

Per determinare il reddito familiare,bisognerà guardare ai red-

diti di ogni natura al lordo degli oneri deducibili e dlle detrazio-

ni di imposta(cioè inclusi)comoresi i redditi a tassazione sepa

rata ed esenti da imposta,se superiori ai 2 milioni di vecchie li

re ,pari a 1032,91 euro.Ad esempio:pensioni sociali superiori

a 1032,91 euro.
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Quali redditi saranno esclusi per quantificare la vivenza a cari-

co?

-Il trattamento di fine rapporto(TFR)ovvero le sue anticipazioni;

-dall'1/1/1996 anche la prestazione di mobilità anticipata;

-dall'1/7/1989 anche gli arretrati della prestazione di CIGS,cioè

la cassa integrazione straordinaria;

-la rendita vitalizia INAIL ossia quella erogata a causa di infortu

ni sul lavoro;

-la pensione di guerra(ha natura risarcitoria per la perdita di un

congiunto);

-l'indennità di accompagnamento agli invalidi civili del tutto ina

bili(è una sorta di rimboorso);

-l'indennità ai ciechi civili,ai minori invalidi che non possono

camminare,ai pensionati di inabilità del Fondo pensioni lavora-

tori,dipendenti o di Gestioni autonome che non possono cam-

minare,ai titolari di pensione statali colpiti da mutilazioni.
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Quale sarà l'anno di riferimento per la corresponsione dell'as-

segno familiare,cioè l'anno da indicare da parte del lavoratore

o datore di lavoro,a seconda dei casi,sul Modello A.N.F.42?

Poichè esso decorrerà dal 1° Luglio al 30 Giugno dell'anno

successivo (esempio dal 1° luglio 2003 al 30 giugno 2004),

l'anno di riferimento ovvero da indicare sul modello ANF 42

sarà il 2002.
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Qual'è la misura dell'assegno per il nucleo familiare?

Esso spetta in misura proporzionale al numero dei componen-

ti familiari ed al reddito del nucleo,a condizione che esso sia

costituito per il 70% da redditi di lavoro dipendente.

Esempio:euro 516,46 ,pari a L.1000000.il reddito da lavoro di-

pendente dovrà essere almeno di euro 361,52,pari a L.700000.

aumentando il reddito familiare,decrescerà l'importo degli asse

gni.
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Cosa significa reddito negativo?

Può capitare che un componente il nucleo familiare abbia avu

to un reddito complessivo negativo derivante da perdite di e

sercizio connesse ad attività di lavoro autonomo o di impresa;

la perdita non potrà essere sottratta dal reddito complessivo

del nucleo,poichè esso sarà sempre uguale a zero.

La perdita di reddito di un componente non potrà comportare

una riduzione del reddito prodotto dagli altri componenti.
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Come si accerta l'inabilità al lavoro?

Attraverso visite mediche presso l'ASL di appartenenza del la-

voratore o del familiare a carico.Ciò comporterà l'inclusione

nel nucleo familiare e la maggiorazione del reddito da esami-

nare (fascia).
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Quando il datore di lavoro può erogare assegni maggiorati?

-per inabili maggiorenni,qualora il richiedente presenti una do

cumentazione attestante uno stato di invalidità del 100%rilas

ciata dalle Commissioni mediche periferiche per pensioni di

guerra o di invalidità civile o da Commissione sanitaria delle

ASL per titolari di pensione di inabiltà a carico dell'INPS o si

rendita per inabilità permanente a carico dell'INAIL (copia au

tenticata di tali infermità).

-per minori nelle previste condizioni di incapacità,qualora ven

ga presentata documentazione attestante il diritto ad indenni

tà di accompagnamento ai sensi di L.11/2/80 n.18 od ai sensi

di artt.2 e 17 di L.118/71.rilasciata dalle suddette commissio-

ni.Mancando tale documentazione,lo stato di inabilità dovrà

essere accertato dall'Ufficio Sanitario dell'INPS.A tale scopo

il richiedente dovrà compilare una richiesta di autorizzazio-

ne (modello A.N.F.42)corredata da certificazione medica di

parte redatta su modello SS/3AF,attestante la situazione in-

validante invocata.
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Quali saranno i casi particolari in cui verrà corrisposto l'asse

gno?

-ai lavoratori a tempo parziale (turnisti e giornalieri ai sensi

di L.19/12/84 n.863)spetterà l'assegno per l'intera misura setti-

manale,in presenza di prestazione lavorativa settimanale non

inferiore alle 24 h(minimo).

Pertanto verrano cumulate le ore prestate in diversi rapporti di

lavoro.

In caso di non omogenea distribuzione dell'orario lavorativo

nel mese non spetterà l'assegno in misura intera;pertanto sa-

ranno pagati tanti assegni familiari ,quante sono le giornate la-

vorate,escludendo il sabato,qualora il datore di lavoro adotti la

settimana corta.

Esempio:

1°settimana=24 h=6 assegni giornalieri

2° settimana=12h=3 assegni giornalieri

3° settimana=16 h=4 assegni giornalieri

4° settimana=20 h=5 assegni giornalieri
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Totale 18 assegni giornalieri

Nell'altro caso di omogenea distribuzione dell'orario lavorati

vosi pagherà anche l'assegno giornaliero del sabato,qualora

il datore di lavoro adotti la settimana corta(art.54 di L.19 Dicem

bre 1984 n.863.

Il datore di lavoro principale pagherà gli assegni familiari sulla

base delle dichiarazioni a lui pervenute,tramite il lavoratore,del

le ore prestate presso i datori di lavoro secondari(circolare n.

315 -G.S.del 16/2/85);

-per i lavoratori che non lavoreranno per malattia,infortunio sul

lavoro,congedo matrimonaiale,gravidanza,l'assegno spetterà u

gualmente,se vi è stata continuità di rapporto di lavoro ed abbia

no compiuto nel mese almeno 104 h.lavorative se operaio 130

h.se impiegati(cioè 4 h lavorative minime come per i domestici

e 5 h per gli impiegati).L'importo intero dell'assegno spetterà u-

gualmente,qualora il lavoratore per esigenze di organizzazio-

ne aziendale lavori per un numero di ore inferiore a quello pre

visto;

-per periodi di paga inferiore al mese(settimanale,quattordici-

nale o quindicinale)l'assegno spetterà per l'intero,qualora sia-

no state lavorate 24 h-48 h-52 h.se operaio,e 30 h-60 h-65 h,

se impiegato(circolare 1427 G.S.di 24/11/69);

-per periodi di paga ultrasettimanali 1 assegno settimanale e

tanti assegni giornalieri.
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Quando cesserà il diritto a percepire l'assegno familiare per gli

anni precedenti?

Il diritto si prescriverà,quando siano decorsi 5 anni dal 1°gior

no successivo a quello in cui è compreso il periodo a cui si ri-

ferisce l'assegno.

Esempio:domanda formulata in ottobre 2003 la richiesta per pe

riodi arretrati retroagirà limitatamente al 1°Settembre 1998.La

prescrizione quinquennale viene interrotta da un'intimazione

dell'Ispettorato del lavoroal datore di lavoro ovvero in caso di

richiesta scritta avanzata dal lavoratore ad INPS od all'Ispetto-

rato del lavoro(art.23 Testo Unico A.N.F.).
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Quando cesserà il diritto del datore di lavoro ad ottenere il

rimborso degli assegni familiari corrisposti?

Esso si prescriverà,allorchè saranno decorsi 5 anni dal perio

do di paga cui si riferisce l'assegno.

Esempio:per una domanda formulata in data 1°Ottobre 2003,

il diritto di rimborso retroagirà sino al 1°Settembre 1998.
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Le autorizzazioni

Il datore di lavoro dovrà pagare l'assegno dietro diretta richies

ta del lavoratore che dimostri di averne diritto.

In alcuni casi però il datore di lavoro sarà tenuto a pagare sol-

tanto se il lavoratore sarà stato preventivamente autorizzato

dall'INPS.
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Quali sono tali casi?

-figli di genitori legalmente separati o divorziati o del coniuge

già divorziato;

-figli naturali riconosciuti da entrambi i genitori;

-figli ed equiparati per i quali non sia stata sottoscritta la pre-

scritta dichiarazione del coniuge del richiedente;

-fratelli,sorelle e nipoti;

-familiari maggiorenni inabili per cui non sia stata già documen

tata l'invalidità al 100%;

-familiari minorenni inabili per cui non sia già documentata l'in

capacità a svolgere i compiti e funzioni dell'età;

-familiari residenti all'estero;

La domanda andrà presentata sul Modello ANF 42.
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Quale ente pubblico pagherà l'assegno familiare?

Ai lavoratori in attività esso verrà materialmente corrisposto

dal datore di lavoro,allorchè pagherà la retribuzione mensile.

Ugualmente avverrà per i pensionati.

Il datore di lavoro chiederà successivamente all'INPS il rim -

borso delle somme pagate.
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ATTENZIONE!
Per alcune categorie,quali le colf ,badanti,i lavoratori agricoli

dipendenti ,i disoccupati etc,l'assegno sarà pagato direttamen-

te dall'INPS senza l'intervento del datore di lavoro.
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Quando il lavoratore dovrà comunicare una variazione cosa

dovrà fare?

Sarà suo dovere segnalarla a chi eroga la prestazione,sia es-

so il datore di lavoro o l'INPS.Tali segnalazioni potranno riguar

dare i componenti il nucleo familiare ovvero situazioni richie -

denti l'inserimento in una nuova tabella.(insorgenza di inabi -

lità,cambiamento di stato civile etc).Infatti esiste una classifi -

cazione di 15 tabelle che riflettono situazioni differenti.
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Nel 1999 per le famiglie a basso reddito è stata introdotta una

nuova prestazione non pensionistica cioè:

l'assegno comunale per 3 figli minori a cari8co del comune di

residenza.

Esempio:una famiglia di 5 persone(i coniugi ed i 3 figli minori)

avranno diritto all'assegno integrativo se il valore ISE(indicato-

re di situazione economica equivalente)sia tra i 18466,81 euro

pari a L.35812130 ed i 19904,35 euro pari a L.38540195.Se ta

le valore non supererà la soglia minima di 18466,81 euro,l'asse

gno familiare spetterà nella misura massima di 110,58 euro,pari

a L.214112 per 13 mensilità.

Altro esempio:se una famiglia avrà un reddito di 19000 euro,pari

a L:36789130,l'assegno mensile sarà pari ad euro 69,56,pari a

L.134866(19904,35-19000:13 mensilità =904,35 euro :13=

=euro 69,56.

L'assegno nnon verrà pagato qualora l'importo sia inferiore ad

euro 10,33 pari a L.20001.

Per i nuclei familiari con più di 5 persone di cui almeno 3 figli

minori il valore ISE sarà proporzionalmente aumentato.

L'assegno familiare fiscalmente non costituirà reddito.
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Entro quali termini andrà presentata la domanda per ottenere

tale prestazione ?

Entro il 31 gennaio dell'anno successivo a quello per cui essa

sarà richiesta(cioè il 31/1/2005 per l'anno 2004).
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Nelle pagine seguenti i prospetti delle tabelle relative a 15 di-

verse ipotesi.