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Burocrazie culturali

Vogliamo far conoscere la vicenda di Pierre Preira, nostro fratello senegalese. L’associazione 3 febbraio denuncia la trafila burocratica alla quale gli studenti stranieri sono sottoposti e chiede di rendere nota la vicenda. Segue la lettera scritta da Pierre Preira.

Ass. 3 febbraio-Napoli

Sono un cittadino senegalese, e vorrei raccontarvi brevemente la mia vicenda. In marzo 2004, ho conseguito la laurea in "Economia e Gestione dei servizi turistici" presso l'Università Partenope di Napoli.

Causa lentezza burocratica dell'Ufficio Stranieri, la richiesta di rinnovo del mio permesso di soggiorno è stata ignorata fino a scadere, e sono divenuto clandestino. Sono dovuto ritornare in patria, e fortunatamente, dopo circa 4 mesi, grazie ad un visto per studio, sono potuto ritornare: era il 23 ottobre 2005. Il 14 novembre mi sono presentato allo sportello della segreteria della facoltà di Scienze Politiche dell'Università Federico II a chiedere l'immatricolazione. Ho fatto il necessario per l'iscrizione e l'impiegato mi ha rilasciato il certificato per l'immatricolazione, pensavo di poter prendere così una seconda laurea. Dopo circa un mese e mezzo mi sono recato nuovamente presso la suddetta segreteria allo scopo di consegnare una lettera nella quale facevo richiesta di convalida degli esami sostenuti con la precedente laurea. In quell'occassione il responsabile dell'ufficio di segreteria, mi ha comunicato che la mia iscrizione non era valida in quanto risultavo privo di un requisito quale la residenza. Il responsabile mi ha poi detto che previa consultazione con il dirigente, avrebbe deciso se accettare o meno la mia iscrizione. In un secondo tempo sono ritornato per portare la copia del permesso di soggiorno (che per noi stranieri vale anche come certificato di residenza) e la lettera della dichiarazione di ospitaliltà. Lo stesso giorno mi è stato detto dal solito rsponsabile, che l'Università mi avrebbe denunciato presso la questura, perché non avevo i requisiti di residenza( secondo loro) e questo mi avrebbe fatto perdere il soggiorno. il 12 del mese di Genniao sono andato a ritirare la raccomandata dell'Università, copia della quale mandata anche alla questura, in cui mi veniva comunicato l'annullamento dell'iscrizione. Ora mi trovo in una situazione paradossale: avrei voluto formarmi di più, prendere una seconda laurea. L'università invece non solo mi impedisce di realizzare questo sogno, ma mi blocca la possibilità di vivere in Italia da regolare, perché come vi ho detto io sono qui per motivi di studio. Ora cosa dovrei fare? Ritornare di nuovo in Senegal e ricominciare la trafila del visto? Passare alla clandestinità? Io ho deciso di rimanere qui, di lottare e di vedere riconosciuta la giustizia e i miei diritti. Chiedo a tutte le persone di buona volontà, sensibili a questi problemi di darmi una mano, perché il tutto si risolva per il meglio.

Pierre Preira