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Una giornata speciale: gli schiavi bengalesi di Sant'Antimo (NA) accolti dal Papa in nome della comune umanità

Cari amici e amiche,

oggi la lotta contro la schiavitù, che da tempo stiamo conducendo con i lavoratori immigrati nelle fabbriche di Sant'Antimo (NA), ha segnato un passo storico. La visita al papa ha significato dare forza e coraggio a chi solo un anno fa ha denunciato condizioni di sfruttamento e di offesa della dignità unendo un fronte solidale ampio.
Da allora tanta strada è stata fatta. Di qui siamo riusciti a mobilitare le energie migliori della società, le forze antirazziste, i giornalisti solidali, le persone di buona volontà, combattendo le complicità, le collusioni e il degrado di chi nell'indifferenza ha permesso la barbarie della schiavitù.
Grazie all'ospitalità delle ACLI siamo stati invitati a parlare a Papa Francesco, avendo quest'ultimo già ricevuto la nostra richiesta di incontro in occasione del suo viaggio a Napoli il 21 marzo scorso. L’intervento di Maurzio D’Ago ( legale dell’A3F) e di Roton e Soel ( leader della lotta) ha molto emozionato gli oltre settemila convenuti all'udienza di oggi, sabato 23 maggio, nella Sala Paolo VI. Le parole dei nostri fratelli hanno scandito i concetti di dignità, di solidarietà e di valori umani che promuoviamo con convinzione in questa lotta. Il nostro è stato il primo intervento ed ha aperto la giornata, dando un significato ulteriormente intenso ad un momento già particolare. Inoltre, particolarmente toccante è stato il discorso di Bergoglio che ha ripreso i nostri temi parlando di un lavoro che deve essere libero, solidale e creativo, deprecando la schiavitù e il razzismo. Richiamando alla memoria l’immigrazione italiana e spiegando come è giusto vedere negli immigrati di oggi il volto dei fratelli degli uomini e delle donne dei nonni e dei parenti che un tempo partivano dall'Italia per cercare fortuna nel mondo.

Al Papa la nostra delegazione ha consegnato una lettera che vi alleghiamo e fatto dono dello striscione delle nostre manifestazioni, simbolo della nostra lotta e motivo fondante della nostra dignità laddove è scritto: "Siamo esseri umani non siamo schiavi".

Associazione antirazzista interetnica "3 Febbraio"

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