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Solidarietà a Sea Eye e Sea Watch: settimana nazionale di mobilitazione antirazzista dal 2 al 10 Febbraio

Solidarietà a Sea Eye e Sea Watch: settimana nazionale di mobilitazione antirazzista dal 2 al 10 Febbraio

Sono ancora in mare i 32 profughi salvati dalla nave "Sea Watch 3" il 22 dicembre, e i 17 naufraghi soccorsi dalla nave "Professor Albrecht Penck", della ONG Sea Eye, il 29 dicembre. Sono ancora in mare, dopo 14 giorni di navigazione. In condizioni meteo sempre più difficili, hanno cercato rifugio nelle acque territoriali di uno stato europeo, Malta, che ancora rifiuta lo sbarco.
Una missione dell'Alleanza United4Med e della piattaforma "Mediterranea" ha fortunatamente portato rifornimenti ai profughi (tra i quali ci sono anche bimbe e bimbi).
Come Malta, anche i governi di altri Stati europei (e in primis, il governo italiano di Salvini e Di Maio) rifiutano l'approdo nei propri porti.

Un comportamento, questo, che non ha alcuna ragione logica...almeno da un punto di vista umano: come può un'Unione Europea, che conta più di 500 milioni di abitanti, e comprende alcuni dei Paesi più ricchi del pianeta, sentirsi minacciata da meno di 50 persone disarmate (inclusi dei bambini), che cercano disperatamente una vita migliore? Come si può impedire persino il salvataggio in mare di chi sta annegando? Per di più, attaccando ed insultando i soccorritori? Davvero, questo è come sparare sulla Croce rossa...

Vanno quindi sostenute le prese di posizione di tante persone solidali. Tra queste, vanno salutate con favore le dichiarazioni di alcuni amministratori locali: tra questi, una rete di città tedesche, intessuta grazie alle azioni del movimento internazionale Seebrücke, capace di riempire le piazze della Germania di persone solidali, che ha già dato la propria disponibilità ad accogliere chi è stato soccorso in mare.
In Italia, ricordiamo la presa di posizione del sindaco De Magistris a Napoli, del sindaco Orlando a Palermo, e del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi; oltre a questi, vanno ricordati i sindaci di Firenze (nardella), di Torino (Appendino), Bologna (Merola), e Reggio Calabria (Falcomatà), che in vario modo hanno preso posizione contro il cd. Decreto Sicurezza di Salvini.

Anche esponenti del mondo religioso, assieme a tanti volontari e gente solidale, si sono schierati a favore del salvataggio dei profughi naufragati in mare: è il caso, ad esempio, dei vescovi maltesi Charles Scicluna, Joseph Galea-Curmi e Mario Grech; o di Calogero Peri, vescovo di Caltagirone.

Forse anche per questo, sembra che qualcosa si stia smuovendo: pare che i governi di Francia, Germania e Olanda si siano dichiarati disponibili ad accogliere una parte dei naufraghi.

Queste prese di posizione sono importanti, ma non sufficienti: è necessario che le persone di buona volontà si uniscano in maniera stabile, per lottare insieme per la difesa della vita delle persone.
Tante e tanti reagiscono in vari modi ogni giorno a questo clima mortifero, seppure in maniera non coordinata. I tentativi di costruzione di un fronte solidale antirazzista stabile sono quindi tanto più importanti, alla luce di questo contesto, per proporre un punto di riferimento a chi vuole impegnarsi per una vita più umana e sicura, per tutte e tutti.

Invitiamo, perciò, tutte le persone solidali e di buona volontà a contattarci, in vista della settimana di mobilitazione antirazzista e dell'assemblea nazionale, che si terranno dal 2 al 10 Febbraio, come deciso comunemente all'assemblea nazionale del 16 Dicembre: https://www.a3f.org/it/content/verso-un-forum-solidale-e-antirazzista-si...

Chi ha a cuore l'umanità si schieri!

04/01/2019

Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio"
Web: www.a3f.org - Mail: napoli@a3f.org
Tel: (+39)3465708065
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