Home

Solidarietà e accoglienza umana per i fratelli africani profughi scacciati da via Tribunali a Napoli

Solidarietà e accoglienza umana per i fratelli africani profughi scacciati da via Tribunali a Napoli!

Care amiche e cari amici,

La drammatica situazione di zone come la Libia, la Siria e l’Iraq spinge tante nostre sorelle e tanti nostri fratelli a seguire la speranza di una vita migliore, sottraendosi a persecuzioni e conflitti.
Era probabilmente questa la speranza di una cinquantina di fratelli del Gambia, giunti in Italia e sottoposti dalle autorità italiane a quella che gli stessi organi di stampa hanno definito un’odissea: fuggiti dalla Libia, sbarcati in Sicilia, spostati a Crotone, come migliaia di altri, sono stati poi destinati a Napoli. La sera di sabato 13 settembre sono stati poi trasportati nel centro storico, in via dei Tribunali.
Qui, decine di abitanti del quartiere, secondo quanto riferito dalla stampa locale, sono scesi in strada per protestare contro l’arrivo del pullman che trasportava i fratelli, urlando slogan contro gli stranieri, tanto che le autorità hanno spostato nuovamente i profughi ad un’altra destinazione.
Rigettiamo questa espressione di razzismo: 50 persone non sono certo un problema per la gente dei quartieri napoletani, minacciate da ben altri pericoli.
Quello che è accaduto dimostra che le politiche razziste dei poteri oppressivi, compresi gli Stati, stanno lasciando sempre più il segno nell’animo della gente comune. Ne è ulteriore prova il fatto che la vicenda è stata subito strumentalizzata dall’estrema destra napoletana.
Siamo solidali e promuoviamo accoglienza umana alle sorelle e ai fratelli profughi. Essi sono fuggiti dai perduranti disastri di terribili guerre, come quella libica del 2011 nella quale anche lo Stato italiano ha un’enorme responsabilità. Giunti in Italia, vengono rinchiusi in strutture da cui non possono uscire liberamente, gestite da persone che percepiscono ingenti fondi (fondi mai destinati direttamente ai fratelli), destinati sulla carta a promuovere la “integrazione” dei richiedenti asilo (ma spesso stornati dagli stessi gestori), e sui quali i profughi non hanno nessuna voce in capitolo.
Invitiamo quegli abitanti di via Tribunali, e tutte le persone di questa città, ad essere più umani con le sorelle e con i fratelli giunti qui da noi: solo assieme, uniti, vivendo le nostre differenze come un arricchimento e non come una divisione, avremo la possibilità di affrontare i problemi di Napoli. Questa è la lezione che ci insegnano tanti immigrati per bene, come i fratelli bengalesi che a Sant’Antimo hanno ottenuto le loro prime vittorie contro la schiavitù.
Invitiamo anche tutte le associazioni e i gruppi antirazzisti, e tutta la gente solidale, ad esprimere solidarietà e a promuovere accoglienza umana verso le sorelle e i fratelli profughi.

Associazione antirazzista e interetnica “3 Febbraio” – Napoli

Mail: napoli@a3f.org
Web: www.a3f.org
Tel: (+39)3465708065; (+39)3283863982