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AGGIORNAMENTO 14 FEBBRAIO 2015:
cari amici e amiche,
purtroppo i riflettori dei media si sono quasi spenti sull'ultima tragedia del mare in cui hanno perso la vita oltre 400 persone. L'indignazione di politici e opinionisti è stata facilmente dirottata sulle ultime beghe parlamentari.
Eppure la vita degli immigrati che cercano speranza e pace in questo Paese, è sempre più difficile. Lo dimostra la vicenda dei lavoratori bengalesi (alleghiamo lettera) resi schiavi a S.Antimo (NA) da padroni senza scrupoli, che hanno trovato il coraggio di alzare la testa. Hanno denunciato il loro aguzzino ma finora questo criminale è libero, mentre chi ha denunciato è vittima delle sue minacce e ritorsioni. Ultima la sua falsa denuncia ai danni di chi lo ha denunciato per schiavitù, modo tipico mafioso per silenziare la voce di chi lotta contro le ingiustizie.
Facciamo quindi appello ad ognuno di voi perché questo attacco criminale non freni una lotta di dignità e di umanità che continua.
Vi invitiamo all'iniziativa di domenica 15 febbraio 2015 alle ore 16 nella piazza di S.Antimo.
Ci sarà un'assemblea contro la schiavitù e per affermare il diritto alla giustizia dei lavoratori che hanno denunciato i loro aguzzini. Dedicheremo un minuto di silenzio a tutte le vittime dei naufragi e alle vittime del razzismo.
Associazione antirazzista interetnica "3 Febbraio"
Web: www.a3f.org
Mail: napoli@a3f.org
Tel: 3465708065, 3283863982
Twitter: @Ass3Febbraio ; FaceBook: Ass3Febbraio
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cari amici e amiche,
ancora si rincorrono le cifre dell'ultimo naufragio le cui proporzioni sono immani.
La pratica delle frontiere chiuse, difese a costo della vita altrui è direttamente criminale. Alla barbarie di chi specula sulla miseria e la disperazione della gente costretta a fuggire, si unisce la prepotenza ottusa degli stati che difendono i propri confini.
Ma chi giunge qui non è un invasore, anzi questi stessi fuggono da guerre che spesso gli stati, compresi quelli occidentali come l'Italia, fanno agli angoli del mondo. Non crediamo ora come non abbiamo mai creduto al falso dolore di quegli stessi governanti che pur avendone i mezzi non sanno accogliere e sono complici di queste stragi.
Per noi bisogna nell'immediato aprire corridoi umanitari per permettere alle persone di giungere qui in sicurezza. Ogni altra missione di questo stato è vana e per noi è direttamente causa delle morti in mare. Siamo per l'accoglienza di ogni essere umano contro le frontiere chiuse e perché la vita in questo paese sia degna per chi vi giunge.
A questo proposito vi informiamo del forte attacco che stanno ricevendo i lavoratori bengalesi che a S.Antimo ( NA) lottano contro la schiavitù. Sono vittime di minacce, ritorsioni e intimidazioni da parte dei loro padroni, che pur essendo da noi denunciati sono tuttora liberi e impuniti. La nostra iniziativa chiede la solidarietà a tutti voi che avete sostenuto questa lotta ( vi alleghiamo la lettera dei lavoratori) affinché sia fatta giustizia.
Domenica 15 febbraio 2015 alle ore 16 ci sarà l'assemblea nella piazza di S.Antimo contro la schiavitù e per affermare il diritto alla giustizia dei lavoratori che hanno denunciato i loro aguzzini.
Associazione antirazzista interetnica "3 Febbraio"
Web: www.a3f.org
Mail: napoli@a3f.org
Tel: 3465708065, 3283863982
Twitter: @Ass3Febbraio ; FaceBook: Ass3Febbraio
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Cari amici e amiche,
Vi scriviamo per chiedervi una mano. Tanti di voi ci conoscono: siamo gli schiavi delle fabbriche di S.Antimo (NA) da oltre un anno in lotta. E stato impegnativo finora unire persone che sono sfruttate 14 ore al giorno, picchiate e offese nella propria dignità e pagate meno di 300 euro al mese. Tutto ciò si consuma nell’ipocrisia e nell’indifferenza di chi preferisce voltarsi dall’altro lato. Il famoso made in Italy infatti è cresciuto in questi anni sulle nostre spalle, sulle nostre fatiche. Siamo immigrati dal Bangladesh dove purtroppo lo sfruttamento del lavoro, come sapete, è ancora più efferato. Siamo giunti qui convinti di poter trovare pace e diritti, ma così non è stato perché nei luoghi dove lavoriamo viviamo l’inferno. A tutto questo abbiamo detto basta e, sostenuti dall’Associazione 3 Febbraio, abbiamo denunciato i padroni che ci sfruttano. Ci ha dato forza la vostra solidarietà. Il bene che ci avete testimoniato ha permesso ad ognuno di noi, straniero in questo Paese, di sentirsi a casa e di credere che le migliaia di chilometri fatti per giungere fin qui valessero la pena. A questa solidarietà umana non corrisponde però ancora la giustizia, presuntamente difesa dalle leggi di questo stato. Denunciando ci siamo esposti alle ritorsioni e alle minacce di chi difende la barbarie della schiavitù. Abbiamo subito provocazioni razziste ma abbiamo tenuto duro. Oggi però constatiamo una amara verità: gli aguzzini che ci sfruttano sono liberi e, forti della loro impunità, ci attaccano. Qualche giorno fa hanno sporto denuncia contro un nostro fratello, avanguardia di questa lotta, con un’accusa letteralmente inventata. Sono stati capaci di farlo arrestare per due giorni prima che riuscissimo a dimostrare le incongruenze di tale accusa e farlo liberare. La situazione è questa: Il padrone della fabbrica, che noi abbiamo denunciato è libero, continua a sfruttare i lavoratori e a ridurli in schiavitù e noi che lottiamo siamo bersaglio dei suoi attacchi. Ci sarebbe di che perdere le speranze e la fiducia in ogni minima possibilità di giustizia, ma non per noi. Infatti, siamo ancora più convinti che il nostro esempio sia una lezione di dignità e riscatto per tutti, perciò andiamo avanti. Abbiamo bisogno di voi, oggi più che mai per ottenere giustizia, perché sia punito chi schiavizza e accolto chi denuncia tutto questo. Proprio oggi che la vita degli immigrati è sempre più difficile, che cresce il razzismo e la barbarie che costringe tanti nostri fratelli a morire in mare, facciamo sì che un esempio positivo come il nostro non soccomba.
Assemblea domenica 15 febbraio alle ore 16 nella piazza di S.Antimo
Associazione antirazzista interetnica "3 Febbraio"
Web: www.a3f.org
Mail: napoli@a3f.org
Tel: 3465708065, 3283863982
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