Home

In difesa di chi salva le vite in terra e in mare. In defense of those who save lives on land and at sea. Pour la défense de ceux qui sauvent des vies sur terre et en mer

In difesa di chi salva le vite in terra e in mare

Migliaia di nostri simili continuano a morire a causa delle frontiere chiuse. È quanto avviene nel Mar Mediterraneo e sulla rotta balcanica.

Tante sono le organizzazioni e le persone solidali che cercano di dare sollievo, assistenza, cura e ospitalità a chi emigra in queste condizioni. Grazie a queste persone tanti si salvano e le tragedie non sono ancora peggiori.

Una tragedia in Bosnia. A fianco di chi emigra, solidarietà e accoglienza

Una tragedia in Bosnia

A fianco di chi emigra, solidarietà e accoglienza

I profughi provenienti dal Medio-Oriente, dall’Africa Orientale, dall’Asia, che provano a valicare la frontiera vivono in condizioni drammatiche, dopo aver condotto viaggi infiniti.

Attentato terroristico a Kabul contro le donne e i bimbi Reagiamo per difendere e affermare la vita

Il 12 maggio un gruppo di terroristi ha attaccato il reparto di maternità di un ospedale di Kabul. Sono state uccise 16 persone tra cui donne incinte, due neonati e un operatore di MSF.
Vogliamo esprimere la nostra solidarietà e denunciare questo atroce attentato.
Il fatto che sia avvenuto in Afganistan, paese purtroppo martoriato da tempo dal terrorismo dei talebani ed anche dell’Isis, non deve attenuare la nostra indignazione, stiamo attenti a non assuefarci alla morte e reagiamo ad un atto così orrendo.

Una regolarizzazione che esclude

Il decreto approvato dal governo non riguarda tutti gli immigrati cosiddetti irregolari. Si dà vita ad una regolarizzazione soltanto per i settori dell’agricoltura, allevamento, pesca e acquacoltura, colf e badanti. Chi lavora in altri ambiti ne è ingiustamente escluso. Dei margini potrebbe esserci per chi ha perso il soggiorno (ad esempio l’umanitario a causa del decreto Salvini) per avere un soggiorno temporaneo per ricerca di lavoro, ma solo se dimostra di avere lavorato prima del 31 ottobre 2019 e solo in quei settori.

Une régularisation qui exclut

Le décret approuvé par le gouvernement ne concerne pas tous les immigrés soi-disant en situation irrégulière. Il y a une régularisation seulement pour les secteurs de l’agriculture, l’élevage, la pêche et l’aquaculture, aux femmes de ménage et soignants. Ceux qui travaillent dans d’autres domaines en sont injustement exclus.