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Ancora il razzismo ha colpito

L’ispettore di polizia e responsabile dell’ufficio immigrazione, Salvatore Morra, il 31 gennaio a Civitavecchia ha sparato con un fucile in modo premeditato a Diouf, il suo vicino di casa, uccidendolo. Gli è sembrato giusto farsi giustizia da solo, perché Diouf è un immigrato. E ancora, un giovane di 30 anni di origine indiana che dormiva alla stazione Nettuno di Roma è stato malmenato da un gruppo di razzisti che gli hanno poi dato fuoco. Il ragazzo è in condizione critiche.

Solo con la solidarietà c'è sicurezza

Nonostante leggi più dure. Nonostante i militari nelle città. Nonostante il pattugliamento delle coste. Nonostante gli accordi tra gli stati per le espulsioni, le nostre città continuano ad essere più insicure e non si ferma la tensione a una vita dignitosa e l’affermazione delle speranze e dei bisogni di tante nostre sorelle e fratelli che continuano ad arrivare.

Siamo vicini e solidali agli/alle immigrati/e che in questi giorni a Lampedusa lottano chiedendo di non essere rimpatriati e di essere accolti.

Solidarietà con il popolo palestinese

Contro l’aggressione israeliana

E’ sotto gli occhi del mondo il tremendo e feroce attacco sferrato dallo stato di Israele contro la popolazione palestinese che vive a Gaza che ha già provocato migliaia di vittime civili, fra morti e feriti. La gente di Gaza è già stremata, segregata e costretta a vivere in un fazzoletto di terra dove vengono negati da parte dello stato sionista ogni diritto, dall’acqua alle cure mediche. Quello che si sta consumando è un vero proprio atto di genocidio. E’ evidente, al di là delle ragioni ufficiali di Israele, che l’intenzione è quella di stroncare la resistenza palestinese, che pur fra tante contraddizioni, soprattutto nella scelta delle proprie direzioni politiche, continua nonostante gli attacchi, i massacri e il regime di segregazione cui è costretta a vivere la popolazione palestinese.

Liberate Aalì Akhta

L'Associazione antirazzista ed interetnica “3 febbraio” denuncia il comportamento inaccettabile delle autorità di polizia nei confronti del proprio associato, di nazionalità pachistana e di etnia Kashmira, rifugiatosi in Italia anche a causa delle discriminazioni della propria etnia, ed a causa delle drammatiche condizioni di vita all’indomani del gravissimo sisma di 3 anni fa.

Difendiamoci dalle misure contro gli immigrati

Il governo italiano sta peggiorando le condizioni di vita degli immigrati. Non dà alcuna possibilità a quelli clandestini per diventare regolari, rende più difficile la vita di quelli che hanno ottenuto il permesso di soggiorno e introduce controlli e limitazioni della libertà anche per gli stessi cittadini italiani.
In nome della sicurezza, con il pretesto di colpire i criminali e i terroristi che invece continuano ad agire liberamente difesi dalle istituzioni loro amiche e complici, vengono colpiti i più deboli e quelli che cercano di migliorare la propria esistenza cercando un lavoro onesto e una vita dignitosa.
In questi mesi si parla molto del pacchetto sicurezza, che definisce l'insieme delle misure che il governo ha già preso, tramite i suoi poteri, o ha intenzione di prendere facendo approvare una legge dal parlamento.