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Una nuova solidarietà per una nuova A3f

VI CONGRESSO DELL’ASSOCIAZIONE ANTIRAZZISTA INTERETNICA 3 FEBBRAIO
Sabato 5 e domenica 6 aprile 2008 ad Erba (MI)
“Una nuova solidarietà per una nuova A3F”

Quest’anno si svolgerà il nostro congresso e vogliamo che sia il congresso di tutti gli immigrati e gli antirazzisti che hanno a cuore la solidarietà e la fratellanza tra le genti. Sarà l’occasione per unirci, per conoscerci, per organizzarci e costruire una strada alternativa al razzismo e alla violenza che purtroppo viviamo sotto l’ordine degli Stati. Le frontiere creano in questo Paese, e non solo, tante difficoltà a chi cerca di vivere e realizzare i propri sogni emigrando. Tanti nostri fratelli e sorelle muoiono in mare o una volta arrivati trovano ingiustizie e sfruttamento. Anche per chi vive qui da anni le cose non vanno meglio. Uscire di casa la sera sta diventando un rischio sempre più grande dove bande di razzisti si organizzano e lanciano la caccia all’immigrato. Viviamo in un clima di paura e criminalizzazione fatto ad arte da giornali e televisioni utile alle forze politiche per promuovere più repressione. C’è quindi bisogno di unirsi, di rispondere a questa brutta situazione e di organizzarsi. L’Associazione 3 Febbraio da oltre 10 anni porta avanti un’idea di impegno nuovo e in questo congresso metteremo al centro una nuova solidarietà della quale tutti siano protagonisti. Scambiarsi il bene infatti è una responsabilità reciproca che arricchisce chi lo dà non meno di chi ne ha bisogno. Ne hanno bisogno le nuove generazioni che nascono in questo Paese e sono sempre più multietniche, ne hanno bisogno le sorelle immigrate che sono qui e sono spesso vittime di una doppia oppressione sia sul lavoro che nella società, ne hanno bisogno tanti immigrati che pur lavorando, sono senza soggiorno e hanno diritto alla regolarizzazione, ne hanno bisogno i rifugiati che chiedono protezione e asilo, ne hanno bisogno tutti quelli che si spostano nel mondo e che senza la libera circolazione sono costretti a viaggi pericolosi che finiscono in tragedia. Ne abbiamo bisogno tutti noi che desideriamo una vita migliore. Per realizzare questo sogno dobbiamo cominciare a porre le basi e cioè pensarci come fratelli e sorelle, lottare uniti contro la criminalità, di qualsiaisi colore sia e contro il razzismo che c’è sia dentro che fuori il mondo dell’immigrazione. Dobbiamo organizzarci in maniera indipendente, libera e autofinanziata, proprio perché non crediamo alle promesse dei governi che in modi diversi sono tutti nemici degli immigrati. Vale la pena dare fiducia al nostro progetto, essere presenti e realizzare con noi questo impegno.