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primo marzo 2011: una iniziativa né buona nè utile

PRIMO MARZO: UNA MANIFESTAZIONE NE’ BUONA NE’ UTILE
Anche quest’anno il comitato primo marzo ci riprova. E come l’anno scorso l’A3F sceglie di non aderire né partecipare a quest’ennesima kermesse dell’integrazionismo. E ci sembra giusto continuare a spiegare bene le ragioni per cui noi il primo marzo non ci stiamo e invitiamo tutte le persone antirazziste serie e coerenti ad opporsi alla logica e alle pratiche negative che si raccolgono in queste iniziative.
La manifestazione non fa bene e non è buona:
• perche divide gli immigrati tra chi è cittadino e chi no
Per noi dell’A3f invece ogni essere umano va accolto e partiamo dall’umanità non dalla cittadinanza. Per noi nessuno è clandestino, questa categoria è inventata per dividere e offendere l’umanità della gente che arriva in questo paese. La clandestinità è causata dalle leggi di questo stato non è un fatto naturale di chi invece nasce libero e deve esser libero di spostarsi e costruirsi dove vuole la propria vita. E l’eguaglianza nei diritti non è tale perché siamo lavoratori, immigrati o cittadini, ma perché siamo tutti e tutte esseri umani. Chiedere diritti perché siamo tutti cittadini o lavoratori significa fare propria la logica degli stati. Riconoscere i diritti solo a chi è integrato. Affermare che i diritti sono tali perché siamo tutti e tutte esseri umani significa non accettare le logiche oppressive ed escludenti degli stati.
• Non si esprime per la piena accoglienza per tutti e per la regolarizzazione
Noi partiamo dall’umanità, vogliamo costruire una nuova convivenza solidale e interetnica per questo ogni essere umano ha diritto all’accoglienza, tutti senza condizione. Se così non fosse, se i diritti non sono per tutti divengono privilegi per pochi. Per noi la lotta contro il razzismo non è una battaglia politica ma una battaglia di civiltà e per il miglioramento dell’umanità.
La giornata del primo marzo ha ricevuto il sostegno di settori della Confindustria, della fondazione Fare Futuro di Gianfranco Fini, e dell’entusiastico appoggio di Livia Turco. Tutti i campioni del razzismo democratico, istituzionale e non, nostrano. E non è un caso che almeno l’anno scorso abbia ricevuto una battage pubblicitario enorme. A dimostrazione di quanto la retorica del primo marzo sull’integrazione e il rispetto è vaga e imbrogliona. Il problema non è solo di diritti. Noureddine, giovane marocchino che si è dato fuoco a Palermo per protestare contro l’ennesima violenza dei vigili urbani, aveva il soggiorno e la licenza per vendere, ma quello che non ha avuto è stato umanità e accoglienza. Quindi una persone va rispettata, accolta e considerata come essere umano e non solo perché utile al mercato o alla “società italiana”.
Questa manifestazione non è utile:
Non serve, non servirà e non è servita a migliorare, anche sulle questioni minime, la vita degli immigrati. Cosa è avvenuto da un primo marzo ad un altro? Poco o niente a parte qualche scontro interno tra gli organizzatori e qualche titolo sui giornali. Non è certo positiva la lotta sulle gru visto non solo l’esito, ma l’irresponsabilità nel garantire anche la sicurezza per gli stessi immigrati da parte di chi ha diretto e organizzato questo lotte. Per quanto ci riguarda in questo anno abbiamo condotto e vinto la lotta a S.Antimo, abbiamo sviluppato e radicato l’A3F e portato avanti con coerenza la piattaforma della manifestazione del 17 ottobre dl 2009 per l’accoglienza per tutti e tutte . Siamo ora impegnati in una iniziativa per la piena accoglienza e protezione umanitaria di tutti quelli che vengono dal mondo arabo e siamo a fianco della loro rivoluzione.
Questo è l’antirazzismo radicale di cui siamo protagonisti, questa e la solidarietà e la fratellanza coerente per cui ci battiamo. Contro l’antirazzismo utilitarista e l’imbroglio del primo marzo continuiamo a batterci per l’accoglienza e la regolarizzazione per tutti.

Associazione Antirazzista Interetnica 3 Febbraio www.a3f.org tel. 3465708065