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No CPR: disumana, ridicola e illegale deportazione in Albania

Sulla disumana, ridicola e illegale deportazione dei naufraghi in Albania

“Volevo solo essere libero”

Queste sono le prime parole, semplici e vitali, di un ragazzo bengalese che in questi giorni è passato dal rischio di morte in mare, al salvataggio, alla deportazione nei CPR costruiti in Albania dal governo italiano. Insieme ad altre 12 persone è stato liberato grazie all’ordinanza del tribunale di Roma che si è attenuto alla sentenza della Corte di Giustizia UE la quale stabilisce che un Paese non può essere ritenuto sicuro solo in parte e solo per una categoria di persone. Nel caso specifico sia il Bangladesh che l’Egitto, paesi di provenienza dei deportati, non sono stati ritenuti paesi sicuri. Nel suo disumano e prepotente incedere, il governo italiano di cui un Ministro è inquisito a Palermo per sequestro di persona, nella vicenda dei 147 naufraghi salvati da Open Arms, non ha neanche saputo leggere le sue stesse “carte”, cioè quelle di un’istituzione che ha sottoscritto vari trattati per far parte della UE. Dopo centinaia di milioni spesi per i lager d’Albania, dopo aver avuto il sostegno complice dei governi europei, il governo Meloni, avanguardia del razzismo in Europa, non poteva fare una figura peggiore. La cattiveria spesso fa rima con stupidità, ed in questo caso il risultato è eclatante. Il ridicolo è tale, che basterebbe davvero una risata a seppellirli, se non fosse che parliamo di azioni statali che impediscono la libertà, che rinchiudono e torturano e che con respingimenti e frontiere provocano la morte di tanti che cercano salvezza. Con il nostro impegno abbiamo sempre combattuto contro i lager di stato dove vengono rinchiuse persone che non hanno commesso alcun crimine, dal ‘98 ( i primi istituiti dall’allora centro sinistra) fino ad ora. L’appello è a dare spazio alla semplicità delle parole di chi si mette in cammino per una vita migliore, sostenere e accogliere profughi e immigrati e combattere contro il razzismo di un governo tanto pericoloso eppure umanamente debole.

- No ai CPR, libera circolazione per tutti/e

- Accoglienza senza condizioni per tutti i profughi e immigrati

Di seguito il link dell’intervista che abbiamo rilasciato ad Euronews Albania sui CPR: https://youtu.be/khFAaEV42qU?si=HqwQ-GxxhGqB1kGG

19/10/2024

Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio"
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