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Ciò che accade ai profughi in questo paese è indegno: lottiamo per un'accoglienza umana

Cari amici e amiche,

Quello che sta accadendo ai profughi è indegno.
Alle violenze già subite nel viaggio si aggiungono i maltrattamenti dell'accoglienza di stato della civile Italia. Stipati a centinaia nei palazzetti dello sport, scaricati come merci nelle stazioni di Roma e Milano, picchiati dalla polizia a Roma se protestano per condizioni di vita migliori.
Chiediamo che sia riconosciuto ai profughi un soggiorno umanitario, come loro stessi chiedono, per andare in altri luoghi di Europa dove li aspettano i loro cari.
Chiediamo a tutti voi di darci una mano. Nel 2012 ci siamo riusciti con una lotta che coinvolse decine di migliaia di persone. Possiamo farcela anche ora.
Innanzitutto, è importante raggiungere i profughi lì dove sono e incontrarli, dare loro informazioni utili e costruire un percorso di unione e di iniziativa comune.
L'esperienza ci dice che l'impegno diretto di tutti i profughi e della gente solidale può affrontare l'emergenza.
Uniamoci per i diritti di tutti: è così che migliorerà la vita comune.

No al razzismo e alle divisioni!
Sì alla solidarietà e ai diritti!

Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio".
Mail: napoli@a3f.org
Tel: 3465708065
Web: www.a3f.org

Qui di seguito, il testo del nostro volantino:

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Emergenza profughi? Sono esseri umani che meritano accoglienza

Dal mare giungono migliaia di profughi che fuggono da guerre e miserie e cercano qui un luogo dove riposarsi per ripartire.
Sono esseri umani, nostri simili non invasori. Sono persone che mettono a rischio la propria vita, che lasciano i propri cari o affidano i loro piccoli ad altri perché gli sia garantita la salvezza. Fuggono da guerre che la stessa Italia ha provocato, come in Libia del 2011, o dai massacri come in Siria perpetrati dal dittatore Assad e da varie formazioni terroristiche, coperti sostanzialmente dalle istituzioni internazionali.
Tutti questi drammi, presuntamente lontani, in realtà sono vicini. La gente che giunge in questo luogo lo testimonia. La loro sorte ci riguarda, la loro accoglienza è un dovere umano per ognuno di noi.
Eppure assistiamo alla disumanità dello stato italiano sempre più incapace di accogliere: il comune di Taranto si è liberato del problema scaricando gli stessi profughi, che il giorno prima rischiavano la vita in mare, tra le stazioni di Roma e Milano, lasciandoli lì senza cibo, né acqua, né indumenti. A Roma la polizia ha picchiato brutalmente i profughi del centro di Castelnuovo di Porto che manifestavano per strada. A Favara ( AG ) in 500 sono rimasti per giorni in un palazzetto dello sport senza servizi igienici né un letto dove dormire. Così a Pozzallo, a Catania, a Mineo e in tanti luoghi della Sicilia.
Così non si può andare avanti, non si può vivere, ma questo vale innanzitutto per gli immigrati stessi. Le polemiche montate ad arte dai razzisti, alimentate dall’ignoranza, devono arrestarsi di fronte a questi esseri umani bisognosi di aiuto. Sarebbe importante parlarsi e unirsi per uscire, insieme immigrati e italiani, da questa difficile situazione che alcune popolazioni di questo Paese vivono. Ricordiamo che sono gli stessi profughi a dirci che vorrebbero andare altrove.
Uniamoci quindi per chiedere un soggiorno umanitario per tutti perché possano raggiungere i propri cari in Europa.
Lottiamo insieme contro l’imposizione dello stato italiano e degli stati europei di tenere i profughi chiusi nei centri.
Un buon esempio ci viene dai preti che a Palermo hanno aperto alcune le chiese e ospitato decine di immigrati. Evidentemente non è lo spazio che manca, ci vuole un po’ di buona volontà.
Se c’è un minimo di serietà e di umanità tra chi governa si proceda subito ad aprire strutture idonee per la prima accoglienza e si dia immediatamente il soggiorno di protezione umanitaria come fu nel 2012, cosa ottenuta grazie alla lotta di migliaia di rifugiati.
Dietro l’emergenza, c’è un’umanità che merita accoglienza e il diritto ad essere libera.

• Soggiorno umanitario per tutti i profughi che giungono in Italia!

Associazione antirazzista interetnica "3 Febbraio", 3465708065, www.a3f.org