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segnali di reattività antirazzista

Preti, frati e suore contro il “Pacchetto sicurezza”
lug 26th, 2009 | Di Hamza Piccardo | Categoria: Campagne in corso

RELIGIOSE E RELIGIOSI: ONORIAMO I POVERI. CI DICHIARIAMO
OBIETTORI DI COSCIENZA ALLE MISURE RAZZISTE CONTENUTE NEL COSIDDETTO
“PACCHETTO SICUREZZA”
no ai CPT
[Dagli amici "Beati i costruttori di pace" riceviamo e diffondiamo]

Onoriamo i poveri
Come scelta e impegno di vita siamo stati chiamati e mandati a dare ed
essere buona notizia per i poveri. La legge-sicurezza, emanata dal Governo
in questi giorni, discrimina, rifiuta e criminalizza proprio i piu’ poveri e
i piu’ disperati. Riteniamo strumentale e pretestuosa la categoria della
clandestinita’ loro applicata. E’ lo Stato che rifiuta il riconoscimento.
Per chi perde il lavoro a causa della crisi, e’ lo Stato che induce alla
clandestinita’, decidendo arbitrariamente l’interruzione della
regolarizzazione. Di null’altro sono colpevoli queste persone se non di
essere troppo bisognose. Per lo Stato italiano oggi e’ questo che
costituisce reato.
Molti di noi provengono da una situazione di indigenza.
Con i fatti e non solo a parole ci riconosciamo nella umanita’ e nella
dignita’ di tutte le persone che vengono colpite da questa legge iniqua;
intendiamo onorare i poveri. Se non lo facessimo negheremmo le nostre
persone e la nostra missione e tradiremmo le nostre comunita’. Percio’
dichiariamo in coscienza la nostra obiezione pubblica. Vale anche per noi
“bisogna obbedire a Dio, invece che agli uomini” (Atti 5, 29).
Siamo incoraggiati in questa decisione, non solo in riferimento alla fede,
ma anche come comuni cittadini, in ottemperanza alle leggi sottoscritte e
vincolanti per lo Stato italiano: dalla Dichiarazione universale dei diritti
umani, alla Convenzione sullo stato dei rifugiati, alla Convenzione sui
diritti dell’infanzia e alla nostra stessa Costituzione, che questa
legge-sicurezza non ha tenuto in considerazione.
Percio’ la nostra disobbedienza non riguarda soltanto il nostro
comportamento individuale, ma faremo quanto e’ in nostro potere perche’ un
numero sempre crescente di cittadini metta in atto pratiche di accoglienza,
di solidarieta’ e anche di disobbedienza pubblica, perche’ nel tempo piu’
breve possibile questa legge venga radicalmente cambiata.

Seguono le firma di quasi 100 religiosi e religiose

Il silenzio in proposito di tutte le organizzazioni islamiche è sinceramente desolante.
Allah abbia misericordia di noi