ACCOGLIENZA UMANA PER TUTTI I PROFUGHI E GLI IMMIGRATI, BASTA STRAGI IN MARE

ACCOGLIENZA UMANA PER TUTTI I PROFUGHI E GLI IMMIGRATI
BASTA STRAGI IN MARE

Ancora una volta ci troviamo ad esprimere il nostro dolore per l'ennesimo naufragio avvenuto al largo delle coste libiche il 18 aprile scorso, dove si è rovesciato un peschereccio con a bordo circa 500 persone, somali, eritrei, etiopi, egiziani, e soltanto 41 di loro sono riusciti a salvarsi.
Non si fermeranno queste tragedie finché ci saranno le frontiere a dividere l'umanità. Il flusso umano di chi cerca di salvare la propria vita e migliorarla non si fermerà. Queste persone infatti fuggono dalle guerre, dalle distruzioni e miserie endemiche.
I governi del mondo, con le loro leggi razziste, le loro frontiere blindate e i muri di nuova fattura, sono i primi responsabili delle migliaia di morti nei mari, insieme ai cinici e barbari scafisti che lucrano sulle vite umane. I morti nel mediterraneo, secondo alcune fonti, da gennaio 2016 sono oltre mille.
Giustamente Papa Francesco, nel suo ultimo viaggio a Lesbo, continua a chiedere accoglienza umana per tutti i profughi, dicendo semplicemente che sono un dono e non un peso per tutti noi.
"Non sono qui in vacanza o per divertirmi né per chiedere la carità a nessuno, voglio soltanto lavorare per aiutare la mia famiglia, l'unica cosa di cui ho bisogno è vivere in sicurezza".
Queste sono le parole di un profugo afgano arrivato a Lesbo, in quella bellissima isola greca oggi diventata un nuovo approdo dove, grazie agli accordi assassini tra Europa e Turchia, si ferma momentaneamente il viaggio per chi è riuscito ad arrivare vivo fino a lì.
Infatti, né il mare forza 8 né le frontiere possono fermare il bisogno di cercare una vita migliore.
La storia sta già cambiando irreversibilmente e può cambiare in meglio se scegliamo assieme di mettere al centro valori di accoglienza, di solidarietà e pacificazione.
Essere più fortunati di altri non dovrebbe alimentare chiusure, ma altruismo e condivisione per vivere meglio tutti.
Quindi, non deleghiamo agli stati e alla politica l'accoglienza, perché, come ci dicono le cronache giudiziarie, essi ne fanno un business e dimostrano di volere difendere le frontiere più della vita umana.
Facciamo appello alle associazioni di volontariato e a tutte le persone di buona volontà, alle comunità immigrate, per unirci e impegnarci assieme e offrire a chi arriva un’accoglienza umana come motivo per sentirsi uniti, più sicuri e non più soli; perché riconoscersi negli altri e in particolare in chi chiede un aiuto, conviene a tutti noi, perché ci fa sentire meglio e più umani.
Impegniamoci per un soggiorno umanitario per tutti i profughi e immigrati perché possano raggiungere i propri cari in Europa.
Apriamo corridoi umanitari perché non ci siano più tragedie.

ASSOCIAZIONE ANTIRAZZISTA E INTERETNICA “3 FEBBRAIO”

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