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150 anni di malaunità IO NON HO NIENTE DA FESTEGGIARE.

Le nostre strade, le nostre piazze, i nostri libri di storia sono pieni di nomi di criminali,mercenari, avventurieri, statisti liberali corrotti i quali 150 anni fa non fecero altro che massacrare e derubare un sud che non era più arretrato di tanti altri regni sparsi qui e lì in mezza Europa.L'annessione del Regno delle due Sicilie al resto d'Italia si ebbe con l'invasione terrorista dei piemontesi attraverso stupri, morte, violenze, disgregazione e impoverimento sociale.

Senza alcun sentimento nostalgico da parte mia verso quello che fu il Regno delle due Sicilie i cui regnanti comunque erano oppressori molto distanti dai bisogni veri della gente (festa ,farina,forca la dice molto su come erano le loro logiche di governo), dico anche che la nostra storia va riletta e ripensata alla luce di quello che avviene in tutti i sud del mondo oppressi e occupati, Palestina in primis. Come primo prodotto di questa barbarie il fenomeno immigrazione è quello che più ci riguarda. Non è un drappo tricolore che mi emoziona ma quella bandiera che uniti sappiamo tessere con i fili della solidarietà e i colori della nostra comune umanità, per questo men che mai potrei prendere in considerazione l'inno FRATELLI D'ITALIA ,un inno intriso di logiche mortifere e di guerra. Il mio inno è FRATELLI IN ITALIA!!!!

Buona Malunità a tutti e tutte.

Silvana Evangelista