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APPUNTAMENTI DEL PRIMO MAGGIO
Milano
“Solidarietà con il popolo siriano, accoglienza per tutti i rifugiati, contro le misure del governo Monti, contro le discriminazioni di genere e sessuali”
P.zza Leonardo Da Vinci dalle ore 11,00
Torino
appuntamento alle ore 15,00 al Parco del Valentino di fronte all’Imbarchino. Per cominciare assemblea dibattito, musica dal vivo per proseguire.
Bologna
Parco Ca’ Bura Corticella (BO)
“Riscatto e Solidarietà Umana”, una giornata di incontri e solidarietà.
dalle ore 14,30 mostre d’arte, giochi; alle 16,30 dibattito a seguire spettacoli e concerti.
Ferrara
Il Comitato Solidale Antirazzista Camaleonte dà appuntamento alle ore 16,00 in P.zza Trento e Trieste per inconrare persone e farsi conoscere.
Firenze
P.zza Dalmazia ore 16,00 Assemblea dibattito
proseguendo insieme con concerti dei JFK e Giorgia Del Mese e uno spettacolo a cura degli studenti del liceo Cicognini di Prato.
Pelago (FI)
Festa in Piazza Ghiberti
alle ore 11, Assemblea: “Solidali contro la crisi”, a seguire performances artistiche.
Genova
Piazza Caricamento dalle ore 18,00, assemblea pubblica, banchetti delle associazioni, musica dal vivo per concludere la serata.
Roma
Appuntamento ore 10,00 giardini di P.zza Vittorio Emanuele: alle 11,00 assemblea “Uniti e solidali contro la crisi” ; 15,30 incontro con le sorelle e i fratelli profughi.
Zagarolo (RM)
“primo maggio di amicizia, solidarietà, accoglienza”
Palazzo Rospigliosi
ore 12:00 spazio bambini: spettacolo clown; ore 13:00 spazio cucina solidale: pranzo all’aperto con cibi etnici; ore 16:00 spazio film e dibattiti sulle rivoluzioni arabe; ore 18:00 spazio musica con concerto di Paolo Preite
Napoli
ore 11,00 P.zza S..Domenico Maggiore, alle 16,00 dibattito sulla Siria. Musica dal vivo per terminare la serata.
Palermo
“Primo Maggio Solidale”
P.zza Verdi (davanti al Teatro Massimo) dalle ore 16,00
alle 17,00 incontri delle Associazioni; ore 18,00 Assemblea aperta “solidali contro la crisi; dalle ore 20,00 cibi dal Mondo, Musica e Spettacoli.
Primo maggio per incontrarci ed unirci. Solidarietà contro la crisi
Appello
Vi proponiamo un primo maggio di incontro per espandere, unire e rafforzare la solidarietà. Proponiamo di realizzare una giornata di dialogo tra le diverse esperienze e realtà solidali perché si incontrino i protagonisti e possano unire ed espandere la solidarietà.
Un primo maggio per rispondere all’esigenza di unirsi per affermare e difendere le esigenze e i bisogni delle persone più colpite dalla crisi, dalle misure del governo Monti e dalla avida prepotenza padronale. Un primo maggio dove vogliamo esprimere e testimoniare la nostra solidarietà umana con il popolo siriano che sta subendo una terribile repressione e con tutti i popoli che sono in lotta per la libertà. Al tempo stesso vogliamo sia una giornata dell’accoglienza e della convivenza pacifica tra persone provenienti da diversi paesi, profughi, rifugiati per affermare i diritti umani dei fratelli e delle sorelle immigrate.
Perciò ci rivolgiamo alle realtà dell’associazionismo e del volontariato, alle organizzazioni, alle forze sindacali solidali, alle comunità immigrate e di luogo, alle diverse esperienze di lotta per affermare i propri bisogni, a tutte le persone solidali per costruire insieme questo primo maggio sulla base di queste esigenze e contenuti realizzando in ogni città manifestazioni che possano essere un momento di incontro della solidarietà.
Per promuovere e preparare insieme questa iniziativa proponiamo di organizzare delle riunioni preparatorie in ogni città.
A Roma riunione venerdì 23 marzo alle ore 18.00 nella sede dell’Unicobas in Via Tuscolana n° 9
prime adesioni: Stop Razzismo, Socialismo rivoluzionario, CIB-Unicobas, Socialismo libertario, Partito umanista, Associazione Antirazzista e Interetnica ‘3 febbraio’ (Roma), Comitati Solidali e Antirazzisti di Roma e provincia.
info e adesioni: 055.2302015 – 340.7903971
socialismorivoluzionario@yahoo.it – stoprazzismo@libero.it
Manifestazione nazionale 19 febbraio a Roma – Solidarietà con il popolo siriano
A tutte le persone e realtà solidali
In Siria si sta lottando per la vita. La stanno conducendo eroicamente da circa un anno milioni di persone contro un regime feroce e assassino che mentre riceve il sostegno della comunità degli Stati, compie stragi di bambini, bombarda città, trasforma ospedali in carceri e luoghi di tortura come ha denunciato l’associazione Medici senza Frontiere. Da questa verità bisogna partire per sentirsi vicini alle sorelle e ai fratelli siriani che stanno affermando il diritto alla vita, alla dignità e alla libertà. Da questa verità bisogna partire per rompere il silenzio – oltre alla montagna di disinformazione e di menzogne – che avvolgono il coraggio e la determinazione di un popolo che ha bisogno ora più che mai di sostegno e solidarietà umana.
La solidarietà fino ad ora in Italia è stata flebile, cosa che stride con ciò che sta avvendo in Siria. Può crescere se mettiamo al primo posto i motivi e le esigenze della gente comune che in Siria lotta per affermare un’alternativa di vita all’oppressione e alla barbarie. L’appello che vi proponiamo (vedi appello seguente) è motivato dall’intento di sostenere l’iniziativa solidale con il popolo siriano contro una dittatura sanguinaria che si avvale della complicità della comunità internazionale.
Possiamo mobilitarci assieme il 19 febbraio a Roma dove le comunità siriane hanno indetto una manifestazione nazionale (vedi piattaforma di seguito), la prima che si tiene in Italia.
Il corteo del 19 febbraio parte alle ore 13.00 da Piazzale dei Partigiani (Metro B – Piramide).
Stoprazzismo partecipa e aderisce alla manifestazione nazionale indetta dalle comunità siriane e si rivolge a tutte le persone e alle realtà solidali che hanno partecipato alla manifestazione antirazzista del 17 dicembre a Firenze e a quella dei rifugiati del 14 gennaio a Roma per la dignità e la libertà, per costruire assieme questo importanete appuntamento di solidarietà con il popolo siriano.
michele santamaria
di stoprazzismo
(tel. 340.7903971)
Per adesioni all’appello e alla manifestazione:
stoprazzismo@libero.it
lacomune@socialismorivoluzionario.it
Solidarietà con il popolo siriano, via il regime dittatoriale di Assad
Appello
Solidarietà con il popolo siriano
Via il regime dittatoriale di Assad
In Siria milioni di donne e uomini stanno coraggiosamente lottando per la libertà e la dignità contro la sanguinaria dittatura del regime di Bashar Al Assad. L’insorgenza del popolo siriano è parte dell’ondata rivoluzionaria che sta attraversando il mondo arabo dalla Tunisia all’Egitto fino allo Yemen.
Siamo solidali con i popoli in lotta per la libertà contro le dittature e le complicità del sistema degli Stati.
Siamo solidali con il popolo siriano e denunciamo la feroce repressione perpetrata dal regime di Assad che ha già causato migliaia di vittime innocenti.
Perciò rivolgiamo un forte appello a tutte le comunità, le associazioni solidali, le forze e le realtà per costruire una iniziativa di mobilitazione solidale al fianco del popolo siriano.
tra i firmatari: Socialismo rivoluzionario – Associazione antirazzista e interetnica “3 febbraio” – Alex Zanotelli (missionario comboniano) – Hassan Dgaim (attivista Comunità siriana di Milano) – CIB – Unicobas – Socialismo Libertario – Lega abitanti della città di Idlib (Siria) in Lombardia – Danova Mohamad, dir. Casa della cultura islamica via Padova (Milano) – Sabrina Grilli, Telereporter (Milano) – Comunità marocchia e araba di Centocelle (Roma) – Coalizione nazionale per il sostegno alla rivolta siriana-Italia – Associazione amicizia Iraq-Italia – Associazione culturale Sabada via Pré 73 (Genova) – Federico Stolfi (operatore sociale, Roma) – La Compagnia dei Fuocolieri (il Direttivo).
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PIATTAFORMA DELLA MANIFESTAZIONE DEL 19 FEBBRAIO 2012 A ROMA
1. Alla manifestazione possono aderire tutte le opposizioni siriane che concordano con i seguenti obiettivi della manifestazione:
a. Cessazione immediata delle violenze in Siria
b. Dimissioni del presidente Assad e del suo staff
c. Un periodo di transizione
d. Elezioni libere alle quali può partecipare tutto il popolo siriano
2. Gli slogan dei partecipanti devono essere entro questa piattaforma
3. Il rifiuto totale di qualsiasi intervento militare in Siria
4. La difesa anche internazionale dei civili come previsto dallo statuto dell’Onu
5. Richieste immediate di soccorso medico e la possibilità di curare i feriti
6. Far arrivare gli aiuti umanitari alle zone disagiate
7. Sono invitate tutte le associazioni umanitarie e di volontariato e anti violenza alla partecipazione.
Il Consiglio Nazionale Siriano – Italia
…SULLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 14 GENNAIO A ROMA
Una giornata di straordinario protagonismo dei fratelli e delle sorelle profughe
La manifestazione è stata un successo. C’erano circa diecimila persone in piazza a Roma – in grandissima parte immigrati – a quella che è stata la prima manifestazione nazionale in Italia indetta direttamente dai profughi. Un fatto straordinario e inedito che va tenuto in conto per valutare il successo della mobilitazione. Perché va riconosciuta una espressione di autorganizzazione, di protagonismo e di combattività di migliaia di fratelli e sorelle immigrate che rappresentano un dato qualitativo da comprendere in tutto il suo valore. Folta la presenza di immigrati provenienti dall’Africa, ma erano presenti anche fratelli del Pakistan e del Bangladesh. Una speciale e calorosa accoglienza è stata riservata ad una delegazione di sorelle e fratelli siriani e alla rivoluzione in corso scandendo assieme più volte “Siria libertà”.
Il contenuto dello striscione d’apertura “accoglienza e solidarietà – rifugiati in lotta per la vita” ha rappresentato il battito e il sentimento profondo del corteo. Gli slogan, i cartelli, i sorrisi e il ritmo stesso della manifestazione erano armonici ad un incontenibile protagonismo dei rifugiati del mondo. È stato così dalla partenza del corteo fino all’assemblea finale a Piazza S. Giovanni dove la successione di più di venti interventi con relativa traduzione in più lingue è stata accompagnata da una speciale e costante concentrazione. Molto entusiasmo e soddisfazione per il risultato costruito, nonostante il silenzio dei principali organi di stampa, e altrettanta volontà di proseguire la lotta per ottenere diritti e dignità umana. La possibilità di realizzare un incontro con il ministro Riccardi quanto prima è il frutto di una mobilitazione e di una lotta che è cresciuta in questi mesi in vastità e qualità trovando un momento unificante il 14 gennaio.
Così che è stato vissuto e interpretato dai rifugiati. Per il 14 gennaio avevano chiamato a raccolta il mondo della solidarietà. In questo senso è stata decisiva la scelta dell’Associazione 3 febbraio e di StopRazzismo di accogliere l’invito e di rilanciarlo con un appello sottoscritto da tante realtà e persone solidali e antirazziste per costruire assieme la manifestazione.
Circa trenta pullman completamente autofinanziati sono partiti dalle principali città: da Palermo a Torino, ma anche da Firenze, Milano, Trezzano sul Naviglio (MI), Genova, Bologna, Firenze, Consuma (FI), Prato, Cassino, Castel Volturno, Caserta, e da Napoli da dove sono partiti tredici pullman. Diversi fratelli e sorelle hanno raggiunto Roma come hanno potuto, altri ancora per motivi economici hanno scelto di venire in delegazione dalle località più piccole come è successo dalla Puglia, Basilicata e Campania, ma molte altre migliaia non hanno potuto esserci perché non eravamo in grado di garantire altri pullman autofinanziati. Purtroppo per diversi motivi non tutte le realtà che hanno aderito all’appello erano presenti o hanno cercato di costruire la mobilitazione. Discorso diverso riguarda altre organizzazioni politiche e sindacali di carattere nazionale che hanno scelto di non aderire e nei fatti di boicottare la manifestazione.
Tuttavia da questa importante manifestazione antirazzista che viene dopo quella straordinaria del 17 dicembre a Firenze possiamo trarne tutti quanti più fiducia. Senza però rimuovere che il contesto in questo paese non è cambiato, resta difficile per il salto di qualità del razzismo assassino, per l’accanimento razzista statale e istituzionale contro gli immigrati, e anche per il processo di imbarbarimento e di disgregazione che segna negativamente buona parte della società.
Ma il coraggio e il protagonismo inedito dei rifugiati, la determinazione delle comunità immigrate e le scelte delle realtà solidali e antirazziste possono essere fattori costitutivi di un