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10 anni fa, la strage di Castel Volturno: per non dimenticare

10 anni fa, la strage di Castel Volturno: per non dimenticare

Il 18 Settembre 2008, esattamente dieci anni fa, i killer del clan camorrista dei cd. “Casalesi”, guidati dal boss Giuseppe Setola (detto ’O Cecato), mascherati da agenti di polizia, facevano strage dei nostri fratelli africani a Castel Volturno (CE), al 1083 della via Domitiana in località Ischitella, davanti alla sartoria “Ob. Ob. Exotic Fashion”.

Dichiarazione di intenti comune uscita dalla riunione tenutasi a Genova il 26/08/18 a cui aderiscono le associazioni, i comitati, i partiti e le singole persone in fondo elencate.

Dichiarazione di intenti comune uscita dalla riunione tenutasi a Genova il 26/08/18 a cui aderiscono le associazioni, i comitati, i partiti e le singole persone in fondo elencate.

È crescente e preoccupante il razzismo fomentato dal governo attuale, con in testa il ministro fascioleghista Salvini, che sta cavalcando e alimentando le divisioni, la paura, l’odio e la violenza nella società.

150 persone sequestrate dal Ministro dell'Interno Salvini. Vicenda della nave Diciotti: accoglienza immediata per gli immigrati bloccati nel porto di Catania

Cari amici e amiche,

in allegato la nostra presa di posizione in merito alla vicenda della nave Diciotti bloccata nel porto di Catania con a bordo 150 naufraghi a cui è impedito di sbarcare.

E' un altro esempio della barbarie e del razzismo di questo governo a cui dobbiamo reagire con forza.

Chi ha a cuore l'umanità si schieri!

Associazione antirazzista interetnica "3 Febbraio"
Tel: (+39)3465708065
Web: www.a3f.org - Email: napoli@a3f.org
Twitter: @Ass3Febbraio; FaceBook: Ass3Febbraio

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Vicenda della nave Diciotti

Tragedia a Genova, crolla il ponte. Stringiamoci e reagiamo assieme.

L'A3f vuole esprimere vicinanza agli amici e parenti delle vittime del crollo del ponte Morandi, un augurio ai feriti e solidarietà ai circa 600 sfollati.

Tra di loro ci sono anche tante persone di varie provenienze ed origine.

In questi momenti sono molte le reazioni, le persone hanno cercato telefonicamente i propri conoscenti per rassicurarsi sul loro stato di salute, in tanti stanno inviando un messaggio di solidarietà ma anche di rabbia e di ricerca di giustizia.

Questa tragedia dimostra come la vita di tutti sia in costante pericolo.

Dopo i fatti di Foggia: Difendiamo la vita di tutti!

Difendiamo la vita di tutti!
Dignità libertà solidarietà!

Si muore in mare per difendere i confini statali. Si muore nelle piazze a causa di razzisti che vogliono difendersi da una presunta invasione. Si muore nelle fabbriche e nelle campagne rimanendo vittime di sfruttatori che vogliono difendere le ricchezze loro accumulate.

È ora di difendere la vita di tutti e tutte!